“L’iniziativa della Giunta regionale di non consentire i controlli sanitari ai migranti a Olbia e la vergognosa azione dei vertici sardi della Lega avevano il solo obiettivo di distogliere l’attenzione dall’emergenza sanitaria in Sardegna”. Il leader dei Progressisti in Consiglio regionale, Massimo Zedda, va all’attacco della Giunta regionale e contro il partito della Lega.
Lo fa con un lungo post pubblicato su Facebook partendo dalla vicenda della nave Alan Kurdi arrivata venerdì al porto di Olbia con a bordo 125 persone salvate al largo delle coste libiche: “Perché organizzare una protesta del genere in occasione dell’attracco di una nave che, diretta in un altro porto, chiedeva un porto sicuro solo a causa delle condizioni meteo? Perché alzare i toni e usare parole razziste e irripetibili contro donne e bambini indifesi? Si chiama distrazione di massa – prosegue Zedda – ed è una tecnica utilizzata per distogliere l’attenzione dai veri problemi e dalle proprie incapacità”.
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L’attacco è diretto alla gestione dell’emergenza Coronavirus che in queste settimana nell’Isola è arrivata con una seconda ondata causando grosse difficoltà negli ospedali e in alcuni piccoli Comuni: “Il virus prende forza senza che la Regione a guida sardo-leghista abbia fatto qualcosa per arrivare preparata a questa situazione. Il problema è la sanità e la tutela della salute, parlano di migranti per confondere l’opinione pubblica. Ospedali al collasso, nonostante l’allarme lanciato per tempo dal personale sanitario e dai direttori delle strutture. Carenza di personale. Terapie intensive in difficoltà. Isolamenti domiciliari lunghissimi in attesa di un tampone o del risultato, senza nessuna informazione per chi è entrato in contatto, anche non stretto, con un positivo. Tempi di attesa lunghissimi per i pazienti che hanno bisogno di assistenza per patologie non legate al Covid. Liste d’attesa infinite per esami e controlli ordinari. Non si è affrontato niente di tutto questo – conclude il consigliere regionale – quanto di utile si sta verificando è tutto merito dell’impegno giornaliero di medici, infermieri e personale degli ospedali”.