Niente bandiere e nemmeno l’abito buono della festa: è un evento informale quello che, ieri a Cagliari, ha dato il via alla campagna elettorale per le Comunali 2016 nel campo del centrosinistra. L’ha organizzato La Base nella birreria la Tana del luppolo, in via San Giovanni. Il solo cerimoniale rispettato è stata la presenza di Massimo Zedda, “il sindaco col quale torneremo a governare la nostra città per altri cinque anni”, ha detto Claudio Cugusi, il consigliere municipale che, insieme al fondatore Efisio Arbau, è uno dei due leader del movimento politico.
Sono le 21,30 quando Zedda prende la parola. Il tema in discussione è Cagliari città turistica, “strategia per la crescita delle presenze”, dice la delegata Marzia Cilloccu. Il sindaco raccoglie la sfida: “È dimostrato – fa sapere – che dal buon governo del capoluogo dipende la crescita del Pil (Prodotto interno lordo) in tutta la Sardegna. Basta guardare i cantieri delle opere pubbliche, tra le tante già fatte e quelle che continueremo a realizzare: per migliorare la nostra città usiamo materiali lavorati nell’Isola creando una sinergia economica indispensabile per lo sviluppo dei territori”.
Tutti i tavoli sono pieni: parterre con una quarantina di sostenitori e prezzo politico della birra (due euro a boccale). “La Base – annuncia Cugusi – ha già pronta una lista, ma non escludiamo di proporne una seconda collegata”. Vuol dire 34 candidati sicuri con la possibilità di farne correre altrettanti. “Di certo – è l’affondo sarcastico di Cugusi -, siamo pronti a chiedere aiuto all’amico Paolo Casu, visto che lui si presenterà alla urne con ben trenta liste“.
Politicamente non è irrilevante che Zedda, ieri, dopo la seduta del Consiglio comunale, abbia accettato l’invito de La Base (alla Tana del lupolo è arrivato insieme ai suoi collaboratori della comunicazione, Marco Murgia e Marco Argiolu): a luglio, quando ancora il Pd chiedeva le primarie per la scelta del candidato sindaco, Cugusi tirò la volata al primo cittadino uscente considerandolo “il leader indiscusso della coalizione”. A quella dichiarazione, a stretto giro, si unirono i socialisti.
È invece storia di fine ottobre la benedizione data dal Pd su Zedda, senza passare per le primarie, una partita che si è definitivamente chiusa con la decisione di Sel di allearsi con RossoMori e iRs. I vendoliani l’hanno ufficializzato nell’assemblea di sabato, ciò che è valso una rassicurazione per il premier Matteo Renzi, il quale, a livello nazionale, ha chiesto la verifica di tutte le alleanze tra Pd e Sel. Per una ragione: alla Camera i ‘rossi’ hanno dato vita al gruppo della Sinistra italiana, in chiave anti-dem. Certo è che Sel da un pezzo stata all’opposizione rispetto al Governo, mentre in Sardegna l’intesa sembra salda.
Va detto che queste del 2016 possono essere considerate le Comunali delle liste civiche, come nell’impronta di CA_mbia che il prossimo 13 dicembre sceglie con le primarie il proprio candidato sindaco. Sui ‘non partiti’ punta pure Piergiorgio Massidda l’ex azzurro che ha annunciato il “Patto per Cagliari”. Oggettivamente indietro è invece il centrodestra che ancora non ha trovato la quadra sulla scelta del candidato sindaco.
Cugusi non ha fatto giri di parole: “Abbiamo avversari deboli, ma non li sottovalutiamo, Pur con qualche errore commesso in questa legislatura, avanziamo sicuri verso una nuova vittoria elettorale”. E sono solo i primi fuochi di una corsa al voto già frizzante in cui Zedda, per via del processo che lo vede imputato sulla vicenda del Lirico, ha ancora il freno a mano tirato. Ma ieri ha rotto ogni indugio. (al. car.)