Bagno di folla per Salvini in Sardegna: “Qui si rischia di indossare il burqa”

“L’integrazione è possibile se i limiti lo consentono. Se fra un po’ a Oristano ci saranno più stranieri che sardi, l’integrazione ve la imporranno loro e si andrà in giro con un bel burqa e non si mangeranno più pane e porchetta, pane e salame e il maialino: penso che ognuno a casa sua debba poter fare quello che i nonni gli hanno insegnato a fare”. La sicurezza e gli stranieri sono tra i temi più ricorrenti nell’intervento di Matteo Salvini davanti alla folla che ha gremito il centro di Oristano. Dopo aver incontrato sindaco, prefetto e questore della città di Eleonora, il ministro dell’Interno è salito sul palco assieme al candidato presidente della Regione Christian Solinas e al coordinatore della Lega in Sardegna Eugenio Zoffili, catturando l’attenzione dei tanti presenti (La foto è del profilo Facebook di Salvini). Il titolare del Viminale è rimasto colpito dal numero di ragazzi che si è trovato davanti (“Vuol dire che non è vero che i giovani pensano solo a sballarsi e ad ascoltare Sfera Ebbasta e Gemitaiz“) e ha rassicurato gli oristanesi dopo l’arrivo di Cesare Battisti nel carcere di Massama (“Avete il mio impegno che il signore qui, in giro per Oristano, non lo vedrete mai perché starà in galera fino all’ultimo dei suoi giorni”).

Il leader della Lega ha ricordato di essere passato “dalle parole ai fatti” perché l’anno scorso aveva annunciato che i porti sarebbero stati chiusi e “ci sono stati 100mila sbarchi in meno, gli immigrati ospitati a spese dei sardi sono meno della metà ma l’obiettivo è arrivare a zero: in Sardegna arrivi solo se hai il permesso di soggiorno per arrivare”. dal palco ha raccontato che nell’appuntamento precedente a Quartu c’era una “signora di sinistra” con in mano un cartello rosso con la scritta ‘Ama il tuo prossimo’: “Quella signora ha ragione. Chi sceglie Lega in Sardegna tra un mese fa una scelta di vita precisa: noi amiamo il prossimo nostro, ma per come la vedo io in Sardegna il prossimo nostro è sardo. Prima vengono i sardi, poi il resto del mondo”.

Sul fronte della sicurezza ha poi aggiunto che coi soldi risparmiati dai tagli all’accoglienza degli stranieri verranno assunti nuovi esponenti delle forze dell’ordine. “In arrivo in Sardegna più uomini e mezzi“, ha assicurato per dare una risposta a chi chiede un intervento dello Stato per garantire la sicurezza degli amministatori sardi spesso oggetto di intimidazioni. “Le parole, le lettere e i convegni li lascio agli altri – ha aggiunto – in Manovra sono stati stanziati i fondi per assumere ottomila tra poliziotti, vigili del fuoco e agenti della guardia di finanza”.

M. Z.

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