Avviso di Solinas su anti-corruzione: Regione dà la sua versione dei fatti

In merito alla vicenda dell’avviso-lampo del presidente Christian Solinas per affidare l’incarico di direttore di servizio per il Controllo strategico, la trasparenza e la prevenzione della corruzione”, pubblichiamo il seguente documento ricevuto dall’Ufficio stampa della Regione.

“Con riferimento all’articolo L’avviso-lampo di Solinas in Regione: c’è un retroscena, ecco tutta la storia – Sardiniapost.it sono doverose le seguenti precisazioni. La Dottoressa Ornella Cauli non è mai stata rimossa da alcun incarico. L’incarico di Responsabile di Unità di progetto che rivestiva in precedenza è giunto a naturale scadenza mentre ancora oggi la stessa dirigente continua a svolgere la funzione di Responsabile della trasparenza e anticorruzione. La Cauli era stata nominata dalla Giunta Pigliaru Responsabile di una struttura denominata Unità di Progetto Trasparenza e prevenzione della corruzione che aveva durata ‘non superiore a 18 mesi’ – si veda la Delibera istitutiva n. 58/32 del 27.12.2017 e lo stesso Decreto di nomina della Cauli. La scadenza dell’incarico ha comportato automaticamente una riduzione dello stipendio corrispondente alle tabelle retributive del Contratto collettivo regionale”.

Ancora: “L’incarico di Responsabile della Trasparenza e Anticorruzione che la stessa attualmente continua a svolgere è invece, per definizione dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, aggiuntivo rispetto ad altri incarichi ed essenzialmente gratuito. Per quanto riguarda il Servizio “anti-corruzione” citato nell’articolo si tratta di un Servizio di nuova istituzione la cui finalità è proprio quella, prevista dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione, di dotare il Responsabile per la Trasparenza e Anticorruzione di una struttura organizzativa di supporto adeguata al compito da svolgere. La Regione ha per tale motivo – da un lato – attivato ai primi di novembre una “ricognizione di personale appartenente al sistema Regione (n. 12 unità delle categorie B, C, e D) da assegnare al Servizio Controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione” e – dall’altro – sta procedendo con “l’acquisizione delle manifestazioni d’interesse per l’attribuzione dell’incarico di Direttore del Servizio Controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione”.

Il documento va avanti così: “Non corrisponde al vero neppure che la Regione abbia “tolto i collaboratori” alla Dottoressa Cauli, considerato che il personale a cui si fa riferimento, proveniente dalla soppressione della Direzione generale della comunicazione avvenuta nel 2017, in parte era già precedentemente impegnato in differenti attività (quali comunicazione istituzionale, coordinamento rete Urp e archivi ) e per la restante parte è stato oggetto di trasferimento ad altri uffici in ottemperanza a precisi obblighi di legge, come peraltro già ampiamente verificato dalla stessa Autorità Nazionale Anti Corruzione. Infine per dovere di chiarezza, si precisa che il conferimento degli incarichi dirigenziali è disciplinato direttamente dalla legge e, nel caso in questione, non è prevista alcuna prova selettiva o graduatoria in quanto l’avviso è rivolto a dirigenti pubblici non solo “idonei” ma già vincitori di concorso e quindi titolari di un rapporto di lavoro dirigenziale, ai quali viene assegnata con la nomina una specifica struttura da dirigere. Per rispondere al quesito “non è dato sapere chi avrà l’ultima parola (e anche la prima)” si comunica che è la legge che disciplina espressamente questo aspetto, prevedendo che gli incarichi ai dirigenti vengono conferiti con decreto dell’Assessore competente in materia di personale, su proposta del componente della Giunta regionale competente nel ramo del sistema Regione, sentito il direttore generale della struttura di destinazione”.

***

Sorprende che nella lunga nota l’Uficio stampa della Regione non figurino alcuni aspetti: 1) l’Unità di progetto provvisoria poteva essere prorogata; 2) la Dottoressa Cauli è rimasta per un periodo senza collaboratori, un’anomalia assoluta nel panorma italiano, tanto che nella stessa delibera istitutiva di Solinas il personale da assegnare è fissato in un numero congruo; 3) sono durate oltre un anno le verifiche dell’Anac, l’agenzia nazionale per l’anti-corruzione che sul caso sardo ha cominciato a vigilare a novembre del 2019 per poi chiudere la pratica solo a ottobre 2020. Con una raccomandazione: fare quanto richiedeva la stessa dirigente Cauli.

La legge 190/2012 stabilisce infatti che sia l’organo di indirizzo a garantire la struttura di supporto, cosa che la Regione ha omesso sdi fare per 17 mesi. Non solo: con l’avviso-lampo il presidente Solinas ha aperto una procedura di selezione ordinaria, di fatto revocando l’incarico alla Dottoressa Cauli con giustificazioni organizzative. Eppure nella delibera istitutiva del Servizio Anticorruzione, la numero 24/6 dell’8 maggio 2020, si fa espresso riferimento all’urgenza di provvedere all’organizzazione della struttura in virtù delle raccomandazioni di Anac.

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