Armatori della vela scrivono a Chessa: “Ci ripensi, non si può rinunciare all’America’s cup”

Undici righe per dire all’assessore al Turismo, Gianni Chessa, si ripensarci sulla tappa dell’America’s cup a Cagliari, un evento programmato in autunno e per il quale la Regione, tramite l’esponente sardista della Giunta, ha detto di non essere interessato. A scrivere la lettera è Avas Sardegna, l’associazione che riunisce gli armatori della vela d’altura.

Come noto, sulla rinuncia della Regione alla tappa nel capoluogo c’è una motivazione ufficiale, secondo la ricostruzione dello stesso assessorato ma smentita dagli organizzatori di Ace (America’s cup event), guidati da velista neozelandese Grant Dalton: il titolare del Turismo dice che gli era stata promessa la prima regata, invece, visti i ritardi della stessa Regione, la prima regata del 2023 si farà a Vilanova, a 50 chilometri da Barcellona.

Fatto sta che da Avas, a firma del presidente Carlo Cottiglia, scrivono: “Gentilissimo assessore, l’Ac world series (così si chiamano le due pre-gare del 2023) avrebbe garantito un ritorno turistico fondamentale per l’economia isolana. La rinuncia della Regione è la più grande occasione perduta per far riconoscere Cagliari, definitivamente e a livello internazionale, quale miglior location del Mediterraneo per lo sport della vela in ogni sua forma”.

Ancora dalla lettera: “Come associazione Avas abbiamo sempre sostenuto ogni iniziativa legata alla vela ed al mare in tutte le declinazioni, convinti – e i dati ci hanno dato ragione – del forte contributo allo sviluppo dell’economia del territorio e alla promozione della Sardegna nel mondo. Noi dell’Avas, sicuri di interpretare il pensiero di organizzazioni, associazioni, scuole di vela, aziende e appassionati del mondo della vela sportiva, amatoriale e crocieristica, che insieme raccolgono decine di migliaia di persone, consideriamo che l’opportunità sia troppo importante per rinunciarci”.

Gli armatori della vela d’altura sottolineano ancora: “Qualunque sia la motivazione, e persuasi che ogni ostacolo possa essere superato e un compromesso raggiunto se si antepongono gli interessi di tutta la Sardegna, la invitiamo a riconsiderare questa importante opportunità di crescita economica e la sollecitiamo a riavviare i contatti con l’organizzazione al fine di trovare una soluzione affinché l’evento si possa svolgere. Offriamo la nostra disponibilità a incontrarla il prima possibile, se ritiene utile un confronto o una qualunque forma di supporto”.

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