Aree idonee, Legambiente alla Regione: “Norme troppo restrittive”. La Giunta: “Transizione giusta ma servivano regole”

di Lorenzo Musu

Si all’eolico e in generale alle rinnovabili, ma con i giusti impianti. Chiaro il motto scelto per il primo Forum energia organizzato oggi da Legambiente Sardegna. Al centro del dibattito – al quale ha partecipato anche la Giunta Todde proprio poco dopo l’approvazione della legge sulle aree idonee in Consiglio – il piano di transizione, proiettare l’Isola verso un futuro in cui l’energia viene prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili. Sole e vento sono due risorse essenziali, secondo l’associazione ambientalista, per contrastare gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di Co2. Ma anche una possibilità, per il territorio, di creare posti lavoro e far crescere l’economia. È necessario però che il processo avvenga in maniera partecipata, con una politica corretta e mirata alla creazione di filiere industriali di energie rinnovabili.

In collaborazione con la facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari, il convegno si è svolto in Aula Magna, dove sono intervenuti la presidente Legambiente Sardegna, Marta Battaglia, la direttrice, Valentina Basciu, il responsabile scientifico, Giorgio Querzoli, l’assessore regionale all’industria, Emanuele Cani, e l’assessora alla Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi.

Secondo l’associazione, si deve ancora creare una discussione che porti a delle soluzioni. “Quella che rappresentiamo oggi è una visione di Sardegna diversa da quella che viene designata da qualche norma”, afferma Battaglia. Le sue parole fanno riferimento alla (anche da loro) discussa approvazione della legge sulle aree idonee, avvenuta oggi in Consiglio regionale. “Sacrosanto avere regole per indirizzare l’iniziativa privata di realizzazione impianti da fonti rinnovabili. È una questione che condividiamo. Purtroppo però sta venendo fuori un orientamento – prosegue Battaglia -, una griglia di vincoli talmente fitta da ostacolare gli impianti necessari e imprescindibili per la transizione energetica”.

Non si fa attendere la risposta di Laconi. “Crediamo nell’energia rinnovabile, specialmente sfruttata da noi”, sostiene l’assessora. “Siamo a favore della transizione energetica, e non viceversa come in tanti pensano. Vogliamo la salvaguardia, la tutela della biodiversità“. E fra echi contrastanti in aula: “Facciamo gli interessi dei sardi. Siamo anche a favore delle regole – aggiunge l’assessora – che prima non c’erano e adesso si, che indicano come e dove realizzare questi impianti. Sempre rispettando il nostro patrimonio”.

“Faccio una proposta a Legambiente”, interviene Cani. “Avviamo con la Giunta regionale un monitoraggio semestrale che valuti l’attuazione degli impianti, per vedere se la legge va bene. Crediamo nell’associazione – conclude – e vogliamo collaborare con loro”.

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