Alessandra Todde prende di mira Pietro Pittalis. Il suo concittadino – sono entrambi nuoresi – è colui che ha innescato tutto il percorso che poi ha portato il Collegio elettorale di garanzia a dichiarare decaduta la presidente della Regione. Il deputato e segretario regionale di Forza Italia aveva fatto l’accesso agli atti “dopo diverse segnalazioni” sula gestione della campagna elettorale del “campo largo” con particolare attenzione ai documenti che riguardavano la presidente. Gli atti erano depositati nell’Ufficio elettorale della Corte d’appello di Cagliari (qui l’articolo di Sardinia Post). Il forzista aveva detto: “Una verifica, niente di personale. Solo il mio dovere di deputato, d’altronde si tratta di un atto politico amministrativo”.
Oggi Todde lo attacca. “La mia questione verrà affrontata nelle sedi opportune, ma nel centrodestra vedo persone garantiste per loro, e molto colpevoliste per gli altri. Mi riferisco all’onorevole Pietro Pittalis, che è appena riuscito, da vicepresidente della Giunta per le elezioni, a torcere e modificare il risultato elettorale, facendo entrare un suo sodale di Forza Italia in Calabria. E lo ha fatto riconteggiando in maniera retroattiva le schede bianche”.
L’attacco della presidente al parlamentare azzurro non è casuale, perché in molti danno il politico nuorese in pole come candidato del centrodestra sardo in caso di elezioni anticipate (leggi qui il retroscena di Sardinia Post). “Pittalis è la stessa persona che fa queste operazioni in Giunta per le elezioni, e poi non vede l’ora di mandarmi a casa qui in Sardegna – le parole di Todde-. Io vedo solo tantissima ipocrisia, consiglierei alla minoranza di guardare a casa loro. A casa nostra ci pensiamo noi”.