Sanità, tutti gli intrecci dei sassaresi: ecco marito e moglie, fratelli e cugini

Marito e moglie più fratelli e cugini. Sono tutti gli intrecci nella sanità pubblica a Sassari, legami che si allungano sino a Cagliari. Nessun profilo di illegittimità, sia chiaro. Nessun risvolto penale. Ma tanto potere concentrato nelle stesse famiglie. Un risiko che dall’Ats arriva all’Ateneo del Nord-ovest e passa per l’Azienda ospedaliero-universitaria dello stesso territorio. Ecco nomi, ruoli e profili professionali. Per riflettere. Per capire cosa sta succedendo in Sardegna. Anno del Signore 2021. Mese di marzo.

Partiamo dall’Ats. Il grande contenitore delle Assl locali. Da ottobre 2020 l’Azienda per la tutela della salute l’ha presa in mano il Psd’Az di Christian Solinas attraverso Massimo Temussi, il manager pubblico abilissimo nel restare in sella con le Giunte di tutti i colori. Entrato giovane alla Asl di Sassari, la sua città, quando ancora strizzava l’occhietto al centrosinistra, Temussi ha fatto strada in Regione con l’ex assessore di Alleanza nazionale, Antonello Liori. Poi la grande amicizia col Pd durante gli anni da direttore generale all’Aspal, l’Agenzia per le politiche attive del lavoro. Quindi il ritorno nelle braccia del centrodestra, senza soluzione di continuità, ciò che a Temussi è valso il salto all’Ats, da commissario, con altri due incarichi pesanti. Il manager deve gestire anche la nascita della futura Ares (sostituirà Ats) e da lui il controllo della pandemia sarda, con relativa organizzazione. Terzo incarico.

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Temussi, come già aveva raccontato Sardinia Post lo scorso a gennaio, ha un cugino che di nome fa Antonio Lorenzo Spano e sempre dal centrodestra nel luglio del 2020 venne nominato commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. Spano, che è ancora lì, saldamente, ha sostituito Giovanni Maria Soro, il manager che all’Aou del Nord-ovest ha resistito appena tre mesi (era stato nominato a marzo 2020 e per discrezioni non ha mai vuotato il sacco né spiegato le ragioni della fuga).

Sia Temussi (classe 1970) e che il cugino Spano (classe 1978) non sono figli unici. Il commissario di Ats ha un fratello, Antonio Francesco, che lavora sempre all’Aou di Sassari. Temussi fratello, classe 1964, ha dunque come ‘capo’ il cugino Antonio Lorenzo. Temussi fratello, avvocato, nella pubblica amministrazione non nasce all’Aou, ma all’Università di Sassari, lì dove lavorano ancora le due sorelle di Spano commissario dell’Aou. Entrambe sono funzionarie. Temussi fratello, invece, è all’Aou il direttore del servizio ‘Acquisizione beni e servizi’.

Nelle Aziende ospedaliero-universitarie, l’Ateneo del territorio è uno dei due ‘soci’, se così si può dire per sintesi. Tant’è: si chiama Azienda mista. Vuol dire che sulla nomina del Dg (o del commissario) ha voce in capitolo anche il rettore, sebbene il decreto lo firmi il presidente della Regione. Nel caso in questione, la nomina di Spano è avvenuta quando l’Ateneo era guidato da Massimo Carpinelli, mentre  il nuovo rettore è Gavino Mariotti, professore ordinario di Geografia economico-politica, è stato eletto il 25 novembre. Tuttavia Spano e Mariotti adesso sono in stretto contatto.

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Non è tutto: il rettore è sposato con Rosa Maria Bellu che, sempre all’Aou, è direttore amministrativo facente funzioni, a sua volta scelta ai tempi di Soro commissario. Ma adesso la manager andrà a riunioni dove sarà presente pure il marito. E viceversa. Ai vertici di un’azienda sanitaria ci sono infatti il commissario (o dal Dg) più il capo amministrativo e quello sanitario. Nel caso di una Aou, la triade deve rendere conto del proprio operato anche all’Ateneo.

Insomma, non c’è bisogno di chissà quali altre spiegazioni per capire gli intrecci nella gestione della sanità pubblica a Sassari, dove le famiglie Temussi-Spano e i Mariotti-Bellu non sono esattamente ruote di scorta. Né pezzi insignificanti dell’assistenza ospedaliera. Ma ogni volta che a Sassari si parla di potere concentrato nelle mani di pochi, da quelle parti fanno spallucce e dicono ‘siamo piccoli’. In realtà hanno un ego grande così. Non a caso, con un blitz in combutta coi nuoresi, la sede dell’Ats fu portata a nord e l’Areus, l’azienda del 118, dislocata in Barbagia. Ma questa è un’altra storia. Del 2016.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

 

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