La selezione della discordia è chiusa: vince consulente-ombra dell’assessora

Antioco Gregu ce l’ha fatta. L’ex manager di Saras è diventato il super esperto per la metanizzazione in Sardegna, come nel bando della discordia, quello pubblicato una prima volta a settembre 2020 e poi fermato. Vicenda interna agli uffici dell’Industria, dove dopo soli sei mesi, lo scorso dicembre, ha preferito andarsene (a gambe) levate il direttore generale, a sua volta scelto dopo che il precedente Dg non era stato riconfermato. Così per volere dell’assessora Anita Pili, fedelissima di Stefano Tunis, l’onorevole fondatore di Sardegna 20Venti, il movimento politico che nella spartizione post elettorale del centrodestra di Christian Solinas ha avuto in dote l’industria. Con sede nel palazzo di via XIX Novembre a Cagliari.

Gregu – che ha lavorato in Regione anche ai tempi del centrosinistra (era stato nominato commissario liquidatore di Igea a maggio 2014 e si era dimesso a novembre) – è il candidato che più piaceva alla Pili. La quale adesso sarà in un brodo di giuggiole. L’assessora, infatti, si faceva accompagnare da Gregu a tutte le riunioni che contavano, anche quando l’ex manager di Saras aveva concluso il suo primo incarico all’Industria, sempre come super esperto della metanizzazione. Era il 13 dicembre del 2019 quando Gregu venne scelto per la prima volta per supportare il responsabile dell’Accordo di programma quadro (Apq) sul maxi investimento del gas. Allora si trattò di un affidamento diretto, pari a un’offerta di 35mila euro. La determinazione (qui il documento integrale) l’aveva firmata il Dg non riconfermato sei mesi dopo, Giuliano Patteri.

La Pili si è sempre fidata di Gregu. Tanto da presentarlo come proprio consulente, anche quando Gregu non lo era formalmente. E lui, pazientemente, si è prestato a supportare l’assessora. Fatto sta a giugno 2020 Patteri smette di essere il Dg dell’Industria (è tornato a Forestas, dove fa il direttore generale facente funzioni). Gli succede Gianluca Calabrò, traghettato in via XIX Novembre dall’Aspal, l’Agenzia regionale per politiche attive del lavoro. Il 18 settembre del 2020 Calabrò firma “la selezione per incarico di elevata professionalità finalizzato a supportare il responsabile dell’Apq metanizzazione”. Il 20 novembre 2020 viene anche nominata la commissione di valutazione con Eugenio Annicchiarico presidente (lui è l’ex Dg dell’assessorato al Lavoro poi andato in Aspal), mentre Alessandro Naitana e Maria Francesca Muru sono componenti, entrambi dirigenti della Regione. Marta Putzu, funzionaria, viene indicata come segretaria verbalizzante.

A sorpresa, a stretto giro, succede che il Dg Calabrò sospende la manifestazione di interesse. “Al fine di effettuare approfondimenti normativi per dubbi interpretativi sulle dichiarazioni richieste agli istanti”, scrive il direttore generale (qui il documento). Calabrò, però, decide di andarsene. In fretta e furia. È fine dicembre del 2020. Quegli uffici in quota Sardegna 20Venti non fanno per lui.

Al posto di Calabrò viene nominato Naitana, il componente della commissione per la metanizzazione. Che, ovviamente, non può fare il Dg e nello stesso tempo valutare i curricula degli aspiranti super esperti per la metanizzazione. Quindi il nuovo Dg nomina al suo post un altro componente, Gianfranco Porcu, ma finalmente la procedura va avanti.

Per il posto da super esperto della metanizzazione all’assessorato all’Industria arrivano sei candidature. Oltre quella di Gregu, ecco Salvatore Carta, Lino Foschi, Emilio Ghiani, Sandro Valenti e Giovanni Patteri. La selezione prevede una valutazione dei titoli e un colloquio. Coi soli curricula vengono messi tutti fuori gioco, tranne Gregu e Foschi. Il bando richiede almeno due lustri di esperienza nel settore industriale e almeno quaranta punti per accedere alla prova orale. Ma per come sono state scritte  le regole della selezione, i più anziani sono in qualche modo avvantaggiati perché un’esperienza di quattordici anni, per esempio, dà diritto a soli quattro punti.

Finisce che unicamente Gregu e Foschi vengono considerati idonei per passare alla fase 2, cioè il colloquio. Sommando titoli ed esame orale, vince Gregu che chiude la selezione con 90,125 punti. Di cui 60,125 presi attraverso il curriculum e 30 all’orale. Foschi si è fermato a 82,25. Di cui 55,25 accumulati coi titoli e 27 frutto del colloquio (qui la determina).

Adesso l’assessore Pili può gioire: l’ex manager Saras può seguire la metanizzazione in Sardegna. Con un incarico formale. A chiudere una via crucis durata sei mesi. E molto inchiostro versato.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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