Regione, lo strano caso dell’Industria: scelto il Dg, è un ingegnere di 55 anni

L’assessorato regionale all’Industria ha il nuovo direttore generale. La nomina è arrivata l’8 gennaio con la delibera di Giunta numero 1/18. E come spesso succede per le cose ‘strane’ – sia chiaro: particolari ma non illegittime – il presidente Christian Solinas le fa firmare alla sua vice, Alessandra Zedda, che nell’Esecutivo sardo è la titolare del Lavoro.

La scelta del primo dirigente negli uffici di via XXIX Novembre è ricaduta su Alessandro Naitana, classe 1965, ingegnere (qui il documento). Naitana è salito sino al gradino più alto dell’assessorato dopo aver fatto il direttore di servizio alla Gestione contratti nell’assessorato agli Enti locali e prima ancora alle Opere idrauliche di Sassari, un tassello dei Lavori pubblici, dove ha cominciato la sua carriera in Regione. Naitana ‘nasce’ come dipendente comunale, a Macomer. Poi la rotta su Cagliari e la crescita professionale.

La nomina di Naitana è strana perché il nuovo Dg ricopre anche un altro importante incarico negli Uffici dell’Industria. Insieme ad Eugenio Annicchiarico, ex generale del Lavoro poi emigrato all’agenzia regionale Aspal, Naitana è componente della commissione che dovrà indicare il responsabile in Sardegna per la Metanizzazione. Si tratta di una manifestazione di interesse delicatissima che il precedente Dg, Gianluca Calabrò, aveva indetto una prima volta e poi sospeso. E poi di nuovo riaperto. In pole c’è Antioco Mario Gregu, ex manager Saras, quel pezzetto di Saras tanto caro a Stefano Tunis, il consigliere regionale fondatore di Sardegna 20Venti, il movimento politico che ha preso in dote gli uffici dell’Industria. Lo guida l’ex sindaca di Siamaggiore, Anita Pili, fedelissima di Tunis, di fatto l’assessore-ombra.

I legami tra l’Industria e la Saras, Sardinia Post li ha già ricostruiti lo scorso dicembre, in un approfondimento dedicato all’addio di Calabrò (leggi qui). Di quella commissione che sceglierà il responsabile per la metanizzazione (il maxi investimento rientra in un accordo quadro nazionale), Annicchiarico è il presidente, mentre Naitana componente insieme a Maria Francesca Muru. Marta Putzu è invece il segretario verbalizzante (qui la determinazione del 20 novembre 2020 che formalizza l’esistenza della commissione).

Proprio l’ok alla rosa da quattro che sceglierà il super visore della metanizzazione è uno degli ultimi atti a firma di Calabrò (tornato – si dice molto felicemente – all’Aspal, come Annicchiarico). Con Naitana Dg, la nomina non dovrebbe più conoscere ostacoli. Le candidature presentate sono sei. Una cosa è certa: se la dovesse spuntare Gregu, che accompagna la Pili in tutti gli incontri ‘di peso’ pur non avendo più un contratto, sarebbe la felicità dell’assessora. Un Dg queste cose le deve sapere.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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