“Solamente un nuovo slancio autonomistico potrà restituire alla Sardegna la concreta specialità statutaria di fatto vanificata negli ultimi anni dalla inconsistenza delle proposte politiche fatte dai partiti regionali divisi sia a Cagliari sia a Roma”, lo ha sostenuto il segretario della Cisl, Oriana Putzolu. “Non sono questi i tempi per nuove contrapposizioni su favorevoli e contrari all’Assemblea Costituente, per altro auspicata nel maggio 2012 da un referendum di iniziativa popolare, per riscrivere lo statuto della Sardegna”, ha sostenuto Putzolu secondo la quale “restano sempre il dovere e l’impegno della Regione e del Consiglio di difendere da nuovi centralismi romani la specialità della Sardegna e nel contempo riconquistare spazi reali di autonomia istituzionale superiori agli attuali, necessaria e indispensabile condizione di un’autonomia finanziaria da contrattare in Italia e ricercare anche in Europa. Ormai è certo che lo Stato ha quasi del tutto perso la capacità di sostenere con le proprie risorse la rinascita economica della Sardegna come di altre regioni. In ragione di questo la Cisl è convinta che il Governo nazionale finanzierà molto lentamente e solo in parte la ricostruzione del territorio devastato dall’alluvione del 18 novembre scorso. Maggiore autonomia sarà possibile se la Regione si farà promotrice di un processo unitario di rivendicazione concordato con tutte le forze politiche, sociali ed economiche”.
Continuità territoriale, bando d’urgenza. Ita e Volotea in corsa per le tratte sarde
Sono Ita e Volotea le uniche due compagnie interessate a garantire dal 14 ottobre al 14 maggio, quindi…