L’annosa vertenza dei lavoratori ex Rockwool sembra sia finalmente arrivata alla fine. Stamani, all’assessorato regionale all’Industria, alla presenza dell’assessore Alessandra Zedda, si sono incontrati i rappresentati legali della società Ati Ifras e i rappresentanti dei lavoratori, RSU e segreterie territoriali di CGIL CISL e UIL, per sottoscrivere la convenzione, ossia il contratto, tra la Regione e l’Ati-Ifras per dar corso all’assunzione dei 54 lavoratori ex Rockwool che dovranno essere impiegati nei lavori delle bonifiche ambientali nell’ambito del Parco Geominerario.
La firma della convenzione in realtà non c’è stata per un disguido tecnico ma la sua sottoscrizione è ormai una semplice formalità che in settimana dovrebbe essere sanata.L’assessore Zedda ha assicurato i lavoratori che entro il 15 del mese tutti gli interessati inizieranno il nuovo percorso lavorativo che prevede una formazione preliminare di 120 ore, in parte teoriche in aula e in parte in attività pratiche in base alle singole professionalità. La convenzione, ricordiamo, è sostenuta da un finanziamento di 25 milioni annui per quattro anni a cui si aggiungono altri 8 milioni annui di dotazione per la realizzazione delle bonifiche dei siti minerari.
Una vertenza durata tre anni. E segnata da azioni di protesta clamorose. Prima l’occupazione della fabbrica, poi sul ponte della miniera di Campo Pisano a bordo del famoso “rockbus”. Infine la drammatica decisione, nel dicembre scorso, di murarsi vivi all’interno della galleria Villamarina nella miniera di Monteponi, occupazione durata 12 giorni.
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto – ha detto Tore Corriga della Rsu – Attendiamo ora la chiamata al lavoro”. L’auspicio dei sindacati è che i lavoratori vengano veramente adibiti ai lavori per cui verranno ricollocati e che vengano rispettate le procedure per la realizzazione degli obiettivi prefissati, ossia le bonifiche dei siti minerari.
Carlo Martinelli