Tra i suoi progetti strategici c’è la ricostruzione del ponte di Oloè (nella foto), i lavori all’ex Arsenale a La Maddalena e la realizzazione delle ciclovie regionali. La società in house della Regione ‘Opere e infrastrutture della Sardegna’ – voluta dalla scorsa Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru e dai due assessori che allora si sono succeduti ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda prima ed Edoardo Balzarini poi e istituita dalla legge regionale sugli appalti – sarà operativa dal prossimo mese di gennaio. Obiettivo della Regione è accelerare la tempistica di realizzazione delle opere pubbliche, a partire dalla progettazione, con l’apporto – ed è questa la novità introdotta dalla Giunta Solinas – delle libere professioni per lo svolgimento di servizi di ingegneria e architettura. Proprio oggi, infatti, l’assessore Roberto Frongia ha firmato un protocollo d’intesa con la Rete delle Professioni Tecniche e gli Ordini degli Architetti, Ingegneri, Geologi, Geometri, Periti industriali, Agronomi e Forestali, Chimici, Periti Agrari. L’accordo arriva dopo le perplessità sollevate lo scorso anno in merito alla nascita della società e in particolare sul coinvolgimento dei professionisti.
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L’accordo, oltre a riconoscere la natura e gli obiettivi della società, fissa anche la costituzione di un tavolo di collaborazione, coordinamento e verifica tra tutte le parti coinvolte, che si riunirà ogni tre mesi. “Opere e infrastrutture – spiega l’esponente della Giunta Solinas – verrà utilizzata nell’ambito delle opere di interesse regionale, il cui operato è in tutti i casi finalizzato all’interesse pubblico. In questo modo, andando a esplicitare la volontà di ricorrere all’apporto delle professionalità esterne, ci stiamo dotando di uno strumento improntato all’efficacia e all’efficienza”.