Architetti contro la società in house: “Nell’Isola sono tutte opere strategiche”

“Non è una difesa ‘tout court’ della categoria, non si tratta di proteggere gli appartenenti a un ordine professionale per ragioni di casta, siamo molto preoccupati perché la costituzione della società Opere e Infrastrutture della Sardegna è semplicemente un approccio sbagliato allo sviluppo economico della Sardegna”. Teresa De Montis, presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari, risponde così all’assessore dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini e sottolinea con forza le perplessità – alcune delle quali già espresse insieme ai rappresentanti delle altre professioni tecniche – riguardo alla creazione, prevista dalla legge 8 approvata quest’anno, di una società regionale che si occupi della progettazione “di opere di rilevanza strategica, individuate dalla Giunta”.

“Stupisce l’atteggiamento dell’assessore, che sembra non tenere conto del dibattito che c’è a livello globale sui temi del costruire, ogni progettazione in questo momento storico per l’isola è strategica, e si deve affrontare come opportunità, per uno sviluppo a 360 gradi che tenga conto di tutti gli aspetti”, commenta De Montis. “Stupisce anche che la stessa Regione che ha creato la Scuola del Paesaggio, per volere dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu che infatti è in disaccordo con l’assessore Balzarini, prenda contemporaneamente decisioni che seguono obiettivi opposti”.

“I gruppi di progettazione devono essere multidisciplinari, un gruppo di poche persone, pur con l’apporto di consulenze esterne non può garantire il miglior risultato”, spiega la presidente degli Architetti, “in tutta Europa ormai sappiamo che gli unici sistemi che garantiscono le migliori soluzioni dal punto di vista della progettazione e della direzione e realizzazione dei lavori, sono i concorsi di progettazione, con due gradi di avanzamento“.

Gli architetti contestano le modalità con cui “con una strana fretta” si è deciso di procedere alla delibera senza consultare i professionisti, “e in particolare gli architetti che non sono nemmeno stati invitati all’incontro convocato all’ultimo momento dall’assessore”. Il 9 gennaio prossimo tutti i rappresentanti delle professioni tecniche si ritroveranno per discutere e studiare iniziative da sottoporre alla Regione.

Mar. Pi.

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