Società in house per le grandi opere: tensione tra gli assessori di Pigliaru

La decisione della Giunta di creare la società Opere e Infrastrutture della Sardegna ha scatenato reazioni negative tra i tecnici e tra gli avversari politici, ma anche all’interno del centrosinistra e – soprattutto – nello stesso tavolo della Giunta. “La Regione invade spazi di mercato che devono essere lasciati liberi”, attacca l’assessore agli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu, che critica con convinzione la scelta fatta dal suo esecutivo su spinta del titolare dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini.

La società creata dalla Regione dovrà occuparsi – come ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici – di interventi di ripristino di opere pubbliche danneggiate da eventi calamitosi, oppure interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, ma anche di opere legate allo sviluppo sostenibile dell’Isola, come ciclovie e infrastrutture per la mobilità elettrica. “La società – ha detto Balzarini – potrà curare l’attuazione di interventi strategici di grande rilievo e complessità, quale quello previsto per il risanamento ambientale, la riqualificazione urbana e il rilancio produttivo dell’ex Arsenale di La Maddalena

La Rete delle professioni tecniche della Sardegna si era battuta per evitare questo provvedimento e l’associazione che rappresenta 15mila tecnici ha quindi mal digerito la creazione della società interna da parte della Regione. Si schiera al loro fianco l’assessore regionale all’Urbanistica che ha affidato a Facebook il suo sfogo personale. “Voglio dare pubblicamente atto alla Rete delle professioni tecniche di aver sempre collaborato in modo attivo e partecipe a tutte le iniziative che hanno mirato a migliorare il rapporto tra pubblica amministrazione e l’enorme patrimonio di competenze specialistiche offerto dal mondo delle professioni – ha scritto Cristiano Erriu – per convinzione e cultura personale ho sempre considerato importantissimo coltivare un rapporto sano, corretto e trasparente tra Regione/Enti locali e il mondo delle professioni”.

Nel difendere il ruolo dei tanti professionisti sardi che ruotano intorno al mondo dei lavori pubblici, l’assessore Erriu prende le distanze dalla sua stessa Giunta. “Se la Regione si ostina a voler occupare spazi operativi in attività di progettazione, direzione e gestione di opere di grande o piccola importanza invade spazi di mercato che devono essere lasciati liberi – attacca – Peraltro, se lo fa, corre il rischio di una estrema difficoltà (se non impossibilità) nella gestione di servizi che, a oggi, il sistema delle professioni ha dimostrato di essere in grado di fare con un elevato livello di competenza nonché con una flessibilità che io non penso possa essere propria di una piccola struttura di proprietà o derivazione pubblica. Su questo punto sono e resto profondamente pragmatico e liberale. E coerentemente ho sempre mosso e muovo le mie scelte politiche e amministrative”.

Tante le reazioni analoghe nel mondo Dem, come quella del consigliere regionale Piero Comandini. “La nuova società in house, deliberata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, non era sicuramente la priorità di questa fine legislatura e, non sarà la soluzione alle tante problematiche del settore, anche alla luce di tutte le perplessità espresse dai professionisti del settore – commenta Comandini – La società avrà svariate competenze molto diverse tra loro, dalla riqualificazione edilizia, alla prevenzione del rischio idrogeologico, alla realizzazione di ciclovie o infrastrutture per la mobilità elettrica, basta questo per capire che non si può fare a meno dell’alta professionalità di professionisti qualificati e specializzati per materia, in grado di lavorare in team al fine di offrire risposte rapide, efficaci, pertinenti e di ampia veduta”.

La giunta di Pigliaru ha battezzato un’iniziativa della sua anima legata al Partito dei Sardi, scontentando però buona parte del Partito democratico e della coalizione di centrosinistra che sostiene Massimo Zedda alle Regionali. “Sono molto critico sulla scelta di costituire una società in house di progettazione – aveva commentato a caldo il sindaco cagliaritano – Ancora di più se l’ambito di sperimentazione è costituito da interventi di notevole complessità, che implicano il possesso di elevate competenze specialistiche e di un alto livello di innovazione”.

Al candidato del centrosinistra per la poltrona di presidente della Regione ha replicato direttamente l’assessore ai Lavori pubblici che ha guidato l’operazione. “Le criticità rilevate dal sindaco Zedda sono del tutto immotivate. La lettura degli atti chiarisce che la nuova struttura si occuperà solo di interventi ritenuti strategici, per la risoluzione urgente delle problematiche e non per la complessità delle opere, come nei casi di una frana che interrompe una strada, o di un progetto di mobilità sostenibile”, ha detto Edoardo Balzarini, membro dell’esecutivo in quota Partito dei Sardi.

“Sempre, comunque, attraverso l’esternalizzazione dei servizi di progettazione cosi come attualmente svolto, spesso con difficoltà, dalla Regione, che vuole invece, solo per alcuni interventi appunto strategici – come previsto in legge e indicati nello statuto della Società – applicare tecniche di project management, attuate da una struttura snella e specializzata, per accelerare procedure e non concorrere nel mercato – ha aggiunto il titolare dei Lavori pubblici – in altri termini una struttura snella e innovativa che consenta di accelerare alcune opere puntuali superando una stagnazione conservativa in un settore dove cittadini e imprese lamentano ritardi e assenza di iniziative”.

Le critiche di Zedda alle scelte dell’Esecutivo targato centrosinistra non sono passate inosservate al candidato presidente della coalizione di centrodestra. “La norma che prevede la costituzione di Opere e Infrastrutture della Sardegna da parte della Giunta Pigliaru, evidenzia, ancora una volta, lo stato confusionale del Centrosinistra che sostiene Massimo Zedda – attacca il senatore sardista Christian Solinas – il candidato della sinistra si schiera contro la giunta Pigliaru per accattivarsi le simpatie dei progettisti e liberi professionisti evitando però di dire che questa proposta è stata voluta e votata dai partiti, assessori e consiglieri che sosterranno lui alle prossime elezioni regionali. È l’ennesima sceneggiata di chi cerca di essere allo stesso tempo uguale e diverso, bianco ma anche nero. La norma che istituisce la nuova struttura è certamente sbagliata ma Zedda è l’ultimo ad avere titolo per dirlo. Piuttosto, dovrebbe pretendere dai suoi alleati e sodali il ritiro immediato della proposta”.

Chi farà di tutto per bloccare questa iniziativa sono i membri della Rete delle professioni tecniche, che nell’assemblea pelnaria del 9 gennaio decideranno come portare avanti la lotta. “Il disappunto è grande per tutti gli ordini e i collegi che rappresento – dice la presidente della Rete Patrizia Sini –. In questi mesi abbiamo sottoposto all’amministrazione regionale le nostre considerazioni sulla società di progettazione pubblica, suggerendo finalità differenti ed efficaci per un tale organo. Invece, ora ci troviamo di fronte ad una previsione che non ha recepito nessuna nostra proposta. In questo momento di grande crisi per tutti i liberi professionisti, questa scelta ha gli unici risultati di diminuire le opportunità di lavoro e di andare a discapito della qualità delle opere pubbliche”.

Dopo riunioni e incontri tra i tecnici e la politica, la nascita della società in house della Regione mette in crisi i rapporto tra le parti. “Valuteremo tutti assieme in quella sede quali provvedimenti attuare – conclude la presidente Sini –. Collaborare con le istituzioni e con gli uffici amministrativi nell’interesse non solo della categoria di appartenenza ma della collettività è la ragione per cui i professionisti hanno creato questa Rete. È indubbio che se le nostre istanze vengono ignorate in questo modo, il nostro impegno quotidiano nei tavoli tecnici e di confronto perde di significato e potrebbe venire meno”.

Marcello Zasso
(@marcellozasso on Twitter)

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