Sempre più gambe alla Zes: sgravi fiscali e sostegno delle banche, siglato il 3° accordo

Terzo accordo a tempo di record per la Zes, la Zona economica speciale guidata dal commissario straordinario Aldo Cadau. L’ente continua a macinare intese con gli istituti di credito per sostenere gli investimenti delle imprese che ricadono nel perimetro territoriale a ridosso di porti e zone industriali, uno spazio in cui sono previsti sgravi fiscali.

Dopo il Banco di Sardegna e UniCredit, oggi è stata la volta di Intesa San Paolo. Obiettivo: supportare finanziariamente l‘economia del mare che in Sardegna vale 1,5 miliardi di euro e dà lavoro a 39mila occupati. Basti pensare che da qui passa il 97 per cento dell’import-export isolano, un settore che nei primi nove mesi del 2022 ha prodotto ricavi per 14,6 miliardi di euro (+78% rispetto al 2021)

I numeri sono stati diffusi oggi a Cagliari in occasione del convegno ‘Il grande valore strategico dell’economia del mare in Sardegna’ curato da Massimo Deandreis, direttore generale di Srm,il Centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo e specializzato sull’economia del Mezzogiorno. Per l’Srm c’era anche l’economista Alessandro Panaro.

Nel 2022 i porti della Sardegna che fanno parte dell’Autorità portuale (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portovesme, Santa Teresa e Arbatax) hanno movimentato quasi 44 milioni di tonnellate di merce, in linea con il 2021. In vetta il traffico energetico, in particolare il petrolio (greggio e raffinato), con una quota del 90 per cento sul totale (12,7 miliardi di euro), seguito dal ro-ro (roll-on, roll-off), traffico di navi che trasportano automezzi gommati, che nel 2022 ha raggiunto circa 12 milioni di tonnellate.

I numeri più significativi riguardano i passeggeri, ovvero il traffico di linea: con un totale di oltre 6,6 milioni di biglietti staccati, i porti dell’isola hanno registrato un aumento del 21,6 per cento sul 2021 e dell’8 per cento sul 2019. “Per la Sardegna, grazie ai porti, si aprono nuove opportunità di business con un servizio di bunkeraggio”, sostengono gli analisti. Il Pnrr prevede 170 milioni di euro per il sistema portuale sardo e 28 milioni per il progetto ‘Green port’, che ha l’obiettivo di rendere le attività sostenibili e compatibili con i contesti urbani portuali.

Nasce da qui il protocollo tra la Zes e Intesa Sanpaolo, presentato nel corso del convegno. I due partner puntano a supportare gli investimenti sostenibili delle piccole e medie imprese che operano nella Zes regionale, ma anche l’attività di reshoring (rientro a casa delle aziende, il contrario dell’esternalizzazione), così come i programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e di filiera, i corsi di formazione dedicati al management delle aziende attive nell’area, le iniziative a elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori.

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