Sgravi fiscali su investimenti e credito sicuro: la Zes sigla l’intesa col Banco di Sardegna

Il Commissario straordinario della Zona economica speciale (Zes), Aldo Cadau, e il presidente del Banco di Sardegna, Gianfranco Farre, oggi a Cagliari hanno firmato una convenzione “finalizzata a favorire la nuova grande opportunità di sviluppo economico, di potenziamento produttivo e di crescita sociale che l’Isola ha dinanzi a sé”. L’istituto di credito finanzierà i progetti a supporto dell’iniziativa.

Diventata realtà operativa ad agosto, proprio grazie alla celerità di Cadau che ha programmato la partenza della Zes a tempo di record, la Zona economica speciale “potrà ora contare sulla collaborazione, sull’assistenza e sul supporto specialistico del Banco, primo istituto di credito dell’Isola”, si legge nella nota congiunta di Cadau e Farre.

L’accordo funzionerà in questo modo: “Le aziende che vogliono investire potranno accedere ad agevolazioni e strumenti amministrativi e fiscali certi. L’obiettivo dichiarato della convenzione tra Zes e Banco è quello di integrare le risorse” attribuite alla Zona economica speciale con quelle del Pnrr, ma anche coi Fondi europei Por-Fesr e lo stesso credito erogato dall’istituto sardo, “pronto a cofinanziare le azioni strategiche finalizzate allo sviluppo economico
e sociale del territorio”.

Così Farre: “Lo strumento, rivolto principalmente all’attrazione di nuovi investimenti, servirà a rafforzare il tessuto imprenditoriale dell’Isola e a costruire le condizioni infrastrutturali e la rete di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. Sono azioni necessarie per attuare le importanti linee delineate dall’attuale ciclo di programmazione economico-finanziaria
nazionale e internazionale. L’Unione Europea, l’Italia e la Sardegna hanno l’obbligo di
far scendere in campo le migliori risorse e competenze professionali per essere
protagonisti del cambiamento. Il Banco di Sardegna – ha concluso Farre – condivide tali
obiettivi ed è al fianco della Zes e del suo Commissario per creare insieme le condizioni
necessarie a raggiungerli”.

Dice il commissario Cadau: “Oggi abbiamo aggiunto un ulteriore
tassello al percorso di crescita della Zona economica speciale. A soli pochi mesi dalla
costituzione, la Zes entra nel vivo della sua operatività, dando vita ad una sinergia di
valore con il più importante istituto di credito del territorio. Suggellare un’alleanza fra
banche e imprese significa infatti facilitare la strada di uno sviluppo innovativo per il
sistema economico regionale
, ma significa allo stesso modo aprire una prospettiva
nuova per gli imprenditori che decidono di credere ed investire nella nostra terra. Nel
Banco di Sardegna troviamo un partner di eccellenza, un ente sicuro, affidabile,
lungimirante, capace di accompagnare le imprese ad un successo che amplifica le
opportunità di crescita del tessuto regionale sardo. Come commissario straordinario
della Zes non posso che essere soddisfatto di questa intesa. Ancora una volta si
conferma l’impostazione di un’operatività basata su un approccio di rete che renda
partecipe tutta la nostra Isola”.

La Zona economica speciale della Sardegna è estesa su 2.770 ettari collegati ad aree portuali e retroportuali nei territori di 15 Comuni. La Zes ricade nei Consorzi industriali di Cagliari (Cacip), Sassari (Cipss), Nord Est Sardegna–Gallura (Cipnes), Oristanese (Cipor), Carbonia–Iglesias (Sicip), Ogliastra (Cipo) più superfici demaniali e dell’aeroporto di Cagliari–Elmas. “La Zes, attraverso le agevolazioni fiscali e la semplificazione e lo snellimento delle procedure amministrative, ha i seguenti obiettivi – è scritto in una nota -: favorire la nascita, il potenziamento e l’internazionalizzazione di micro, piccole, medie e grandi imprese, nazionali ed estere; stimolare il rientro a casa delle attività produttive in passato delocalizzate fuori dall’Italia; realizzare le infrastrutture necessarie a incrementare la competitività e ad aumentare l’occupazione”.

Il Banco di Sardegna (Gruppo Bper) è l’istituto di credito leader nell’Isola, presente nel 69% dei
Comuni, con 640mila clienti e 308 filiali. “Lavora nel rispetto dei valori di semplicità, trasparenza ed efficacia, in un contesto di innovazione continua, per sostenere con servizi di qualità il territorio, per favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale, per promuovere uno stile di crescita sostenibile – è scritto in una nota -. Il Banco si attesta a livelli di eccellenza in ambito nazionale per la sua solidità patrimoniale (Cet 1 Ratio phased-in del 30,54% e Texas Ratio del 46%) e per l’elevata posizione di liquidità con indici ben superiori ai minimi richiesti dalle norme regolamentari”.

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