“Una situazione sempre più grave”. Così le sigle Anpac e Anpav che rappresentano rispettivamente piloti e assistenti di volo Air Italy denunciano la crisi che stanno vivendo i lavoratori della compagnia aerea. Da qui la richiesta a tutte le parti coinvolte nella vertenza (ministero del Lavoro, ministero dello Sviluppo Economico, ministero dei Trasporti, Regione Sardegna e Regione Lombardia) di “un incontro urgente e l’apertura di tavolo di confronto tra le parti, per fare chiarezza sulla situazione e provare ad evitare danni che ricadrebbero su gran parte del territorio sardo e lombardo“.
“Di quanto prospettato nel 2018, a seguito degli accordi sottoscritti tra azienda e sindacati presso il ministero dello Sviluppo Economico, non è stato realizzato nulla”, spiegano le due sigle professionali, aggiungendo che, “a fronte di promesse sull’ampliamento della flotta, incremento del lungo raggio e miglioramento dei servizi, purtroppo oggi i dipendenti devono affrontare una realtà fatta di dismissione di aeromobili e trasferimenti di base. A peggiorare il clima di incertezza c’è l’ormai consolidata pratica di noleggio di aeromobili ed equipaggi di compagnie aeree straniere che effettuano voli ormai venduti e per cui l’azienda non ha copertura operativa”, aggiungono Anpac e Anpav, avvertendo che “la minaccia occupazionale è chiara, parliamo di circa 1200 posti di lavoro indotto escluso”.