Sulla situazione di Air Italy “il quadro generale che si sta delineando rappresenta un allarme serio che getta più di un’ombra sulla capacità di garantire la continuità industriale della compagnia e con essa il mantenimento dei più di 1.200 posti di lavoro suddivisi tra Sardegna e Lombardia”.
È questo l’allarme espresso dai sindacati in una lettera inviata ai ministri del lavoro Nunzia Catalfo, dello sviluppo economico Stefano Patuanelli e dei trasporti Paola De Micheli, e ai presidenti della Sardegna e della Lombardia, per chiedere un incontro urgente e l’apertura di un tavolo di confronto tra le parti sulla crisi della compagnia. “Il silenzio dei responsabili di questa crisi è ormai assordante”, evidenziano i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo.
“Dopo l’ingresso della Qatar Airways – si legge in una nota – tutte le aspettative e gli impegni assunti dal management sono stati disattesi e ormai da mesi prosegue l’opera di dismissione di aeromobili, di chiusura e trasferimento delle attività verso altri vettori, determinando scenari preoccupanti non solo per i lavoratori di questa importantissima azienda ma anche per i territori coinvolti”. Le relazioni industriali tra i sindacati e la proprietà di Air Italy “sono del tutto inadeguate e carenti”, osservano i sindacati, aggiungendo che inoltre “le ultime notizie riportano l’ennesimo cambio di Ceo e generano il timore che si verifichi una possibile uscita della Fondazione Akfed dalla compagnia”.