È ufficiale: il primo dicembre il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda sarà a Cagliari per incontrare il presidente della Regione Francesco Pigliaru e le organizzazioni sindacali per la vertenza Alcoa. Ne danno notizia i segretari di Cgil e Cisl, Roberto Puddu e Rino Barca e il referente della Uilm Renato Tocco. Procede quindi a tappe forzate il percorso portato avanti dal responsabile del dicastero dello Sviluppo economico per trovare una soluzione alla complessa vicenda Alcoa. Solo una settimana fa è stato infatti ufficializzato l’accordo preliminare, da perfezionare entro i prossimi due mesi, che prevede la rinuncia da parte dell’Alcoa a smantellare lo stabilimento di Portovesme per un periodo di 12 mesi, rimanendo comunque responsabile per la bonifica del suolo e della falda acquifera. Un accordo ritenuto molto importante dalle organizzazioni sindacali per il proseguo della ricerca di una soluzione.
L’accordo prevede che nei prossimi 12 mesi il Mise e Invitalia, l’agenzia governativa incaricata di trattare il passaggio di mano dello stabilimento, cerchino un nuovo investitore disponibile ad acquisire la proprietà, rimettere in funzione lo stabilimento e ridare prospettive occupazionali ai lavoratori del Sulcis. Per dare corso all’accordo, Invitalia nei prossimi giorni effettuerà una verifica dello stato degli impianti indispensabile per la ricerca di un acquirente. In caso di successo nella ricerca di un nuovo soggetto l’Alcoa trasferirà a Invitalia la proprietà degli impianti a titolo gratuito, nonchè una dotazione finanziaria, stabilita dalla due diligence, necessaria a rimettere in funzione gli impianti; contestualmente Invitalia trasferirà, sempre a titolo gratuito, al nuovo soggetto la proprietà della fabbrica e la dotazione finanziaria per la rimessa in marcia degli impianti. All’Alcoa, a quel punto, resterà un unico obbligo: quello delle bonifiche.
Nel malaugurato caso non si trovi un acquirente nei prossimi 12 mesi, invece, gli impianti dovranno essere smantellati dall’Alcoa, di concerto con Invitalia, che ne sopporterà i relativi costi, oltre quelli delle bonifiche. Tra i lavoratori è altissima l’attenzione su questa visita che viene caricata di aspettative. Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro di Carbonia: “Ci auguriamo che le indiscrezioni che ci sono pervenute vengano formalizzate in questo incontro e si possa avere il cronoprogramma della seconda parte del percorso per la cessione dello stabilimento”.
Carlo Martinelli