Pressing dei sindacati su Air Italy: “Valutare la proposta della Regione”

Pressing del sindacati dei lavoratori Air Italy per una soluzione in extremis sui voli agevolati da e per Olbia. Il vettore sardo-qatariota ha passato la mano lasciando campo libero a Alitalia, che opera senza compensazioni economiche.  Ora che Air Italy sembra andare verso l’addio alla Sardegna, a rischio ci sono 550 posti di lavoro in Gallura. Un sacrificio occupazionale che i sindacati intendono scongiurare in tutti i modi. E ora la proposta che arriva dalla Regione apre ad una flebile speranza.

“Chiediamo ad Air Italy un atto responsabile nel valutare le proposte – dice il segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu, durante l’assemblea dei lavoratori – Se vuole dimostrare veramente di voler rimanere a Olbia, questa è l’occasione buona, forse l’ultima”. Secondo Boeddu “può essere la base per iniziare a mettere in atto il piano industriale da 50 nuovi aeromobili, mille nuove assunzioni, priorità al personale licenziato da Meridiana e un network che non cambi ogni pochi mesi”. Per il segretario regionale della Uiltrasporti, William Zonca, e la segretaria del nord Sardegna, Elisabetta Manca, “il continuo rimpallo di responsabilità fra politica e azienda deve finire: Dimitrov ci dica se la Sardegna è ancora nei piani della compagnia e se davvero Air Italy vuole continuare a operare a Olbia, i tentennamenti e le contraddizioni di questi ultimi mesi farebbero pensare esattamente il contrario”. Quanto alla Regione, “il presidente Solinas chiarisca qual è la reale situazione”.

Per la Cisl un accordo che metta al riparo i 550 dipendenti Air Italy è possibile. “Confido che Dimitrov sia di parola e mantenga gli impegni presi con i lavoratori”, afferma il segretario gallurese, Mirko Idili.

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