Porto di Cagliari, c’è un altro progetto. Si rischia il caos con la proposta del Comune

Una associazione temporanea di imprese guidata dalla Marina di Porto Rotondo ha presentato un progetto per rilanciare il porto di Cagliari. Il piano prevede centro servizi, banchine per l’approdo di mega yacht e riqualificazione completa dell’area tra i moli Sanità e Sant’Agostino. L’investimento complessivo privato supera i 34 milioni di euro.

Gli interventi chiave sono tre, a cominciare dalla riconversione dell‘ex stazione marittima. Secondo la proposta progettuale sarà divisa in tre livelli più uno interrato adibito a locali tecnici. A livello strada, ecco la struttura dedicata ai servizi per la nautica da diporto con reception, sala d’attesa, uffici. Ma anche attività commerciali e di ristorazione con spazi all’aperto fronte mare. I piani superiori, invece, ospiteranno 24 camere, un’area benessere con palestra e spa, una piscina e terrazze panoramiche.

Per la Calata Sant’Agostino, l’intervento prevede la riorganizzazione dell’attuale assetto prevedendo 26 posti barca per l’attracco di maxi yacht sino a 80 metri. Per tutto lo spazio pubblico circostante, il progetto ridisegna interamente l’area con spazi verdi e pedonali. Verrà mantenuta la viabilità attuale più a ridosso di via Roma, mentre verrà pedonalizzato lo spazio più vicino al porto. Prevista anche una pista ciclabile a doppia percorrenza di quasi 400 metri, parallela ai percorsi carrabili.

“Si tratta – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale – di una propoista progettuale complessa, senza precedenti, con investimenti consistenti interamente a carico del privato che, una volta concluso l’iter della procedura ad evidenza pubblica appena pubblicata, ci consentirà di fare il definitivo salto di qualità nel già avviato percorso di riqualificazione del porto storico di Cagliari”.

Tuttavia sovrapponendo questo intervento con quello presentato meno di un mese fa dal Comune di Cagliari e firmato dall’architetto Stefano Boeri, le differenze sono notevoli. Nella proposta della Marina di Porto Rotondo, la viabilità è spostata verso via Roma, più vicino ai portici, per sfruttare al massimo il fronte mare. Boeri, invece, ha messo la strada in posizione centeale per sfruttare al massimo lo spazio urbano sia nel lato porto che sotto i portici. A questo punto è bene che Municipio e Autorità portuale si siedano allo stesso tavolo per discutere. Anche perché gli interessi in gioco sono totalmente diversi (a seguire la galleria fotografica per farsi un’idea sulle diversità progettuali.

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