Gli assessori regionali al Lavoro e ai Trasporti, Alessandra Zedda e Giorgio Todde, hanno rilanciato l’appello a Roma per tentare di fare qualche passo avanti sulla vertenza che vede coinvolti oltre duecento lavoratori del porto canale di Cagliari: “Abbiamo chiesto un incontro ai ministeri competenti, dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, ed entro questa settimana attendiamo una risposta dall’azienda Cict, che verrà trasmessa al Mise, rendendoci immediatamente disponibili a stilare un preaccordo in assessorato del Lavoro, prima di andare a Roma per sottoscrivere la chiusura con l’atto definitivo”. Da ieri i lavoratori hanno deciso di alzare il livello dello scontro e hanno occupato la sede della Cict, principale terminalista del traffico container nel porto industriale del capoluogo.
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Gli esponenti della Giunta sottolineando che si tratta di una “crisi sulla quale l’esecutivo non ha nessuna responsabilità sulla passata gestione della vertenza e che si è trovata in carico al momento dell’insediamento. Da subito è stata prestata grande attenzione al rilancio del porto e alla tutela dei lavoratori – hanno sottolineato gli assessori Zedda e Todde – Abbiamo garantito il nostro sostegno anche con azioni di politica attiva di supporto, in previsione della cassa integrazione, assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo”. Bisognerà attendere una risposta da Roma e dalla Cict per capire quale sarà il futuro dei 210 addetti che rischiano il posto di lavoro con gli assessori che assicurano “un impegno e sostegno importante per avere una celere risoluzione, affinché i lavoratori sappiano quale sarà il loro destino. Siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il porto di Cagliari e del suo ruolo nel Mediterraneo”.