Comincia alle 16 il secondo tavolo verde convocato dalla Regione con pastori e agricoltori. Obiettivo: trovare l’accordo su come assegnare i 30 milioni di euro (inizialmente 35) che il presidente Francesco Pigliaru aveva promesso il 2 agosto al comparto ovicaprino, quando il Movimento pastori guidato da Felice Floris scese in piazza a Cagliari e alla fine della manifestazione incontrò il governatore. La quadratura del cerchio sulle risorse si è chiusa nei giorni scorsi col via libera dell’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, che dal bilancio regionale ha recuperato i soldi d’intesa coi capigruppo del centrosinistra (leggi qui).
La riunione odierna è stata convocata all’assessorato regionale all’Agricoltura, in via Pessagno 4 a Cagliari, alla presenza del presidente Pigliaru e del titolare della delega in Giunta, Pier Luigi Caria. Presenti le associazioni di categoria: Copagri, Cia, Unione Agricoltura e la Coldiretti. Non convocato invece il Movimento Pastori perché non rientra tra le associazioni (si è applicata strettamente la norma, sebbene i 30 milioni siano una vittoria delle maglie blu).
Al centro del tavolo verde, la crisi del comparto ovi-caprino, la prima emergenza del mondo agropastorale sardo. Al quale sono stati destinati 15 milioni con la Finanziaria 2017, ma adesso si stanno aggiungendo i 30 concordati meno di un mese fa, per totale di 45 milioni. Oggi verrà deciso come erogare le risorse. Caria nei giorni scorsi ha spiegato “per lo stanziamento iniziale era stata prevista la regola de minimis“, con un tetto limite di aiuti fissato in 15mila euro a impresa nell’arco di un triennio. Ma adesso non si esclude “una procedura di urgenza in deroga”, in seguito alla richiesta di riconoscimento da parte del Governo nazionale dello stato di calamità del comparto a causa della siccità (leggi qui).
Dalle associazioni di categoria nessun commento prima dell’incontro. “Attendiamo di capire come finisce la riunione odierna, oltre i buoni propositi che sono emersi in queste settimane”, si sono limitati a dire.
Il primo tavolo verde è datato 28 luglio. In quell’occasione era arrivata l’accelerata della Regione in favore dei cerealicoltori con uno stanziamento di 1,5 milioni per i premi alle coltivazioni di grano duro e di 500mila euro per i cereali minori, i grani antichi e le leguminose da granella. Il 1° agosto la Giunta ha anche diffuso l’elenco dei Comuni che avranno diritto al ristoro dei danni per le gelate invernali (leggi qui).
Tra gli impegni presi dall’Esecutivo il 28 luglio ci sono poi le risorse nazionali per le pecore cosiddette improduttive: si tratta di decidere i termini di pagamento. Il Governo nazionale ha assegnato alla Sardegna 3,5 milioni sui sei totali. I pastori puntano a ottenere 30 euro a capo anziché 15.
In discussione anche i fondi europei a favore delle aziende ubicate in zona disagiata (20 milioni, Misura 13 del Fears, tecnicamente si parla di indennità compensativa) e per il benessere degli animali (30 milioni, Misura 14). I pagamenti erano previsti per Ferragosto, ma ci sono dei ritardi. L’erogazione delle risorse spetta all’agenzia regionale Argea.
Col Piano di sviluppo rurale (Psr) saranno finanziati gli investimenti delle aziende e le imprese giovanili. Anche su questo l’assessorato all’Agricoltura si è impegnato a velocizzare il trasferimento delle risorse. Infine i Consorzi di bonifica, da cui agricoltori e pastori comprano l’acqua: la Regione ha di recente assegnato 10 milioni per la copertura dei costi energetici.