Metano, Autorità boccia la tariffa unica: “Servirà una legge nazionale per averla”

L’Arera tira dritto sul prezzo del metano e non ascolta il parere della Regione: per offrire alla Sardegna una tariffa unica servirà una legge apposita. “In assenza di una disposizione legislativa, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente non è tenuta a introdurre strumenti perequativi per porre a carico della generalità della clientela finale i costi di investimento connessi alla metanizzazione della Sardegna”. È il passaggio fondamentale, per quanto riguarda l’Isola, della delibera di fine anno con cui Arera definisce le tariffe del gas in tutto il Paese per il prossimo quinquennio. In pratica, si continua a sostenere l’opportunità di un tariffario separato per la Sardegna, nonostante gli annunci di segno opposto del governatore Christian Solinas. Uno scenario che solo una legge nazionale potrebbe modificare. D’altra parte, è spiegato nel documento, “le norme della regolazione tariffaria non sono una missione al perseguimento della metanizzazione del Paese a ogni costo perché il servizio gas, diversamente da quello elettrico, non riveste caratteristiche di servizio insostituibile, in quanto si rivolge a necessità e tipi di utilizzo che possono essere soddisfatti per mezzo di altre fonti energetiche, anche con impatto ambientale comparabile”.

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“Il documento di Arera conferma quanto già sapevamo: l’Autorità chiede un atto che abbia forza di legge e che dica che la Regione è all’interno dell’ambito tariffario nazionale”. Così all’Ansa l’assessora dell’Industria, Anita Pili, a proposito della delibera che definisce le tariffe energetiche per il prossimo quinquennio in tutta Italia. “È anche quello che noi ci aspettiamo dal Governo perché il Pniec, il Piano nazionale integrato energia e clima, traccia il percorso che consente di raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione – precisa l’esponente della Giunta Solinas -. Che si può centrare  solo se le centrali della Sardegna saranno riconvertite a metano, quindi passando attraverso la distribuzione territoriale del gas”.

“Si evince in modo chiaro dall’ultima versione del Pniec, ma è anche chiaro che serve un atto con forza di legge, come richiesta da Arera”, precisa l’assessora. Insomma, resta valido quanto annunciato dalla Regione il 23 dicembre scorso. E cioè: conclusione dei lavori della dorsale entro il 2025 e prezzo ancorato al resto del Paese con risparmi annui medi per le famiglie dai 400 agli 800 euro e per l’industria dal 30 al 50% sull’approvvigionamento, a seconda del fattore energetico che si va a sostituire. Ora, annuncia Anita Pili, “promuoveremo un’azione di coinvolgimento di tutta la politica: per la prossima settimana prevediamo di organizzare un incontro con l’obiettivo di assumere un impegno unitario, al di là degli schieramenti di partito, per dare indirizzi al Governo affinché con un atto legislativo perequi la metanizzazione in Sardegna”.

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