In arrivo 30 milioni per il settore ovino: ecco le misure del ‘decreto emergenze’

Un fondo di dieci milioni per il 2019 per migliorare la competitività e la qualità del latte ovino, attraverso il sostegno ai contratti di filiera e di distretto, la promozione di interventi di regolazione dell’offerta di formaggi ovini a denominazione di origine protetta (Dop), la ricerca, il trasferimento tecnologico, gli interventi strutturali nel settore di riferimento. È uno dei provvedimenti approvati ieri sera in Senato contenuti nel decreto ’emergenze agricole’, che dopo la prima approvazione alla Camera, ora diventa legge.

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Il mondo agropastorale sardo attendeva da due mesi il provvedimento, annunciato dai responsabili del Governo – il vice premier Salvini e il ministro Centinaio in testa – durante gli incontri che si sono succeduti nel mese di febbraio in piena ‘guerra del latte’. Ora il decreto, che contiene anche misure a sostegno del comparto agrumicolo italiano e il piano straordinario per la rigenerazione olivicola nella Puglia dopo l’epidemia di Xylella, può diventare operativo e contiene oltre al fondo da dieci milioni, anche altri due punti principali che erano stati oggetto dei tavoli isolani.

Alla luce delle particolari criticità produttive – si legge nel testo approvato in Senato – e per far fronte alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario ovino caprino, vengono messi sul piatto, nel limite di spesa di cinque milioni di euro per il 2019, anche contributi destinati alla copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi sui mutui bancari, contratti entro il 31 dicembre 2018, dalle imprese che operano nel settore. L’attuazione della norma è demandata all’adozione, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, di un decreto del ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, e d’intesa con la Conferenza Stato-regioni.

Non solo, estendendo quanto già previsto per i produttori di latte vaccino si prevede che i primi acquirenti di latte crudo siano tenuti a registrare mensilmente nella banca dati del Sian (Sistema informativo nazionale) i quantitativi di latte ovino e caprino e il relativo tenore di materia grassa consegnati loro dai singoli produttori nazionali; i quantitativi di latte di qualunque specie acquistati direttamente dai produttori nonché quelli acquistati da altri soggetti non produttori situati in Paesi dell’Unione europea o Paesi terzi e i quantitativi dei prodotti lattiero-caseari semilavorati provenienti da paesi dell’Ue o da Paesi terzi con indicazione del Paese di provenienza, fatte salve le disposizioni relative al divieto di ricostituzione del latte in polvere per l’alimentazione umana. Per chi non adempie all’obbligo sono anche previste sanzioni che vanno da cinque a ventimila euro e nel caso in cui le violazioni riguardino quantitativi di latte vaccino, ovino e caprino non registrati mensilmente superiori a 500 ettolitri, si applica la sanzione accessoria del divieto di svolgere l’attività nel territorio italiano da sette a trenta giorni. Altro punto fondamentale del decreto è lo stanziamento aggiuntivo, di 14 milioni di euro a favore del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti per l’acquisto di formaggi Dop fabbricati con latte di pecora.

Per quanto riguarda il Fondo da dieci milioni, nella definizione dei criteri di erogazione – si legge ancora nel testo approvato in via definitiva – si terrà conto, fra l’altro, delle specificità territoriali, con particolare riguardo alle aree di montagna, della consistenza numerica dei capi bestiame, dell’adozione di iniziative volte a favorire l’imprenditoria giovanile, nonché della promozione della qualità dei prodotti nazionali. I contributi saranno concessi sotto forma di contratti di filiera, nel pieno rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, si specifica nel decreto. Questi contratti, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare, intesa come insieme delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Marzia Piga

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