Flotta sarda, buco da 9 milioni pagato dai contribuenti. La Ue: “Aiuti di Stato”

Ai contribuenti l’esperimento ‘Flotta sarda’ è costato finora poco più di nove milioni di euro. E questo solo per quanto riguarda la perdita d’esercizio sui collegamenti con Civitavecchia e Porto Torres.

Lo ha certificato il vice commissario europeo Joaquin Almunia, con una lettera inviata al ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata.

Non basta, perché l’Unione europea – che su Saremar e Tirrenia aveva avviato una inchiesta preliminare nel novembre scorso – è fermamente convinta che tutti i soldi transitati dai conti della Regione alle casse della Saremar possano configurarsi come aiuti di Stato e quindi sarebbero incompatibili con l’attuale legislazione.

In particolare, Almunia scrive che “conformemente alle informazioni trasmesse dalle autorità italiane, le perdite subite dalla Saremar nell’esercizio delle tratte in questione (Olbia-Civitavecchia e Porto Torres-Vado Ligure, ndr) ammontano a 9.030.690,75 euro”.

Si tratta di un dato importantissimo, perché per la prima volta emergono dati ufficiali sul bilancio in profondo rosso della Saremar. Alla luce di tale perdita finanziaria, Almunia ricorda lo stanziamento di 10 milioni di euro approvato dal consiglio regionale nell’agosto scorso con i voti del centrodestra e l’astensione delle opposizioni. Uno stanziamento, quest’ultimo, che configurerebbe un aiuto di Stato.

Ancora, “la Commissione fa osservare che l’esercizio di nuove rotte marittime non è stato oggetto di gara d’appalto. La regione Sardegna ha semplicemente affidato a Saremar l’esercizio delle due rotte che collegano la Sardegna con l’Italia continentale”. Un altro aspetto che contrasterebbe con le leggi vigenti.

Infine, la Commissione europea ha chiesto spiegazioni alle autorità italiane anche in merito ai 3 milioni di euro finiti dalle casse della Regione in quelle di Saremar per il tramite dell’agenzia Sardegna promozione. Secondo la giunta Cappellacci, si tratta di risorse stanziate nell’ambito di attività promozionali della Regione. La Commissione però ha deciso di approfondire la questione chiedendo quali siano state le attività oggetto della campagna promozionale e, soprattutto, Almunia intende verificare se i servizi siano stati acquistati a prezzi di mercato.

Sulla vicenda della Flotta sarda si è espresso, due settimane fa, anche il procuratore generale della Corte dei conti nella relazione illustrata durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, parlando di “fenomeni corruttivi”.

Riflettori puntati anche sulle sovvenzioni statali appannaggio di Tirrenia, che potrebbero configurarsi, al pari di Saremar, come aiuti di Stato. Almunia contesta in particolare la mancata notifica preliminare alla Commissione europea dell’assegnazione delle sovvenzioni. La documentazione infatti, secondo il vicecommissario Ue, sarebbe arrivata solo a cose fatte, nel luglio dello scorso anno.

IL DOCUMENTO.

 

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