Da Cagliari a Olbia con l’idrovolante: scalo sui laghi di Gusana e Omodeo

Una soluzione per agevolare i collegamenti tra il nord e il sud dell’Isola potrebbe arrivare dall’alto. La Sogaer – che gestisce il Mario Mameli di Elmas – sta portando avanti due progetti per garantire i collegamenti aerei interni tra gli scali di Cagliari, Olbia e Alghero. “Eravamo a un passo dall’attivazione del servizio, ma il nuovo amministratore delegato della compagnia che avevamo trovato ha deciso di tornare al business originale e abbandonare il segmento trasporti, ma non ci siamo fermati”, rivela il direttore commerciale della Sogaer, David Crognaletti, “col supporto dell’Enac e della Regione, stiamo lavorando per un progetto simile al modello delle Maldive: un collegamento con gli idrovolanti per tutta l’Isola, che potrebbe arrivare a coprire anche Cagliari-Olbia in meno di 40 minuti di volo”.

Non si tratta di un’idea campata per aria, ma un progetto concreto di ripristinare un vecchio tipo di collegamenti. “Novant’anni fa l’aeroporto di Elmas nacque come superficie per idrovolanti e il primo volo qui venne fatto con un idrovolante – spiega Crognaletti, durante la presentazione dei collegamenti previsti per il 2019 – abbiamo le strutture, siamo in attesa delle autorizzazioni per poter utilizzare lo specchio d’acqua e abbiamo già anche l’operatore. Il sistema con gli idrovolanti ci consentirà di collegare il Nord con il Sud, ma addirittura di collegare i bacini idrici e i laghi artificiali“. Secondo i progetti della Sogaer sarà quindi possibile arrivare anche sul lago di Gusana, sull’Omodeo, sul Cedrino o sul lago Coghinas.

Un idrovolante a Elmas nel 1940 (Archivio Luce)

Il direttore commerciale della società di gestione dell’aeroporto cagliaritano ha un altro punto di riferimento, oltre alle Maldive: “A Vancouver, in Canada, l’idrovolante viene utilizzato come un autobus, è un sistema di trasporto tipo navetta con orari e tutto: viene utilizzato per collegare tutta l’area che si affaccia sul Pacifico”.

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Ma il progetto di collegare la Sardegna con se stessa, non si ferma alla suggestiva idea degli atterraggi sull’acqua. “Abbiamo un secondo progetto e stiamo lavorando con un’altra società, con aerei  di piccolo taglio, perché non possiamo chiedere a Ryanair, a Volotea o EasyJet di mettere aerei da 160-180 posti”, annuncia Crognaletti, “se tutto va bene, dalla prossima estate – non questa, ovviamente – potremo essere in grado di far partire i primi collegamenti tra lo scalo di Olbia e quello di Cagliari. Incrociando le dita e compatibilmente con quei cantieri che stanno avanzando in parallelo”.

Marcello Zasso
(@marcellozasso on Twitter)

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