Chimica verde, la rabbia dei lavoratori. Oggi la protesta in trasferta a Cagliari

No alla fuga dell’Eni dal settore della chimica, no alla cessione di Versalis. Sono questi i due messaggi che verranno scanditi con forza questa mattina a Cagliari durante la manifestazione unitaria organizzata da Cgil, Cisl e Uil. Lavoratori e rappresentanti sindacali si sono dati appuntamento alle 10 in viale Trento, davanti alla sede della giunta regionale per una nuova iniziativa di lotta nei confronti dell’Eni. Ancora una volta, si vuole contrastare il piano che prevede la cessione di Versalis, cioè della società dell’Eni che si occupa del settore chimico a un fondo privato. La manifestazione si inserisce in un quadro nazionale che prevede analoghe iniziative di mobilitazione in altre regioni del Paese. Le preoccupazioni acquistano un particolare significato in Sardegna e soprattutto a Porto Torres, dove è a rischio il protocollo sulla “chimica verde” sottoscritto nel maggio 2011. Ecco perché in viale Trento ci saranno tutti i lavoratori dello stabilimento di Porto Torres delle aziende del gruppo Eni, partiti all’alba con diversi pullman. Ma non solo. È l’intero settore della chimica che chiede risposte: sono arrivate delegazioni dei dipendenti di tutte le principali aziende chimiche dell’isola.

Foto dal profilo Facebook di Giovanni Tavera (Uil)

Gli organizzatori della manifestazione intendono far sentire la voce del loro dissenso al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e a tutta la giunta regionale prima che sia troppo tardi. Eni infatti ha già confermato da tempo la volontà di cedere Versalis al fondo di investimenti americano SK Capital: un disimpegno che secondo i lavoratori potrebbe portare a una dismissione degli investimenti nel settore della chimica, con pesanti ripercussioni sugli stabilimenti di Porto Marghera, Ferrara, Mantova, Ravenna, Brindisi, Priolo, Ragusa e Porto Torres. In particolare a Porto Torres, dove il progetto della chimica verde era stato accolto nella città turritana come una sorta di riscatto dopo anni di inquinamento, si rischia di troncare sul nascere un investimento importante (500 milioni di euro) incentrato sulla creazione di plastiche bio attraverso la società Matrìca. All’iniziativa di lotta parteciperanno i segretari nazionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Emilio Miceli, Angelo Colombini e Paolo Pirani. In tarda mattinata si dovrebbe svolgere un incontro con l’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras.

La prima manifestazione è stata organizzata a Siracusa, mentre l’ultima si svolgerà domani a Ferrara. Perché proprio davanti alla sede della Giunta regionale? “Semplice – spiega il segretario nazionale di Filctem-Cgil, Emilio Miceli – perché siamo più preoccupati noi del futuro del polo chimico di Porto Torres della Giunta stessa. Con le altre Regioni abbiamo percorso un tratto di strada assieme e mi sfugge il motivo del mutismo dell’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru”. Eppure, aggiunge Miceli, “il polo di Porto Torres, con la sua riconversione nella chimica verde, è quello che ha più da perdere dalla cessione di Versalis, perché Sk Capital è interessata solo alla chimica tradizionale”. Angelo Colombini di Cisl-Femca rimarca il “silenzio di Pigliaru” e chiede che “il governo nazionale blocchi la trattativa e rilanci su questa vendita la presenza della cassa depositi e prestiti”, l’Importante è che “si mantenga la maggioranza di Versalis”. Paolo Pirani di Uiltec-Uil annuncia “una lettera a Matteo Renzi e al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, per esprimere le nostre preoccupazioni su un fondo, quello di Sk Capital, che non ha le caratteristiche necessarie per gestire investimenti sulla chimica pari a un miliardo e duecento milioni di euro”. Nel corso della manifestazione è previsto anche un incontro del governatore Pigliaru con i rappresentanti sindacali.

Michele Spanu on Twitter @MicheleSpanu84

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