Sabato 12 novembre, in occasione della VI Giornata mondiale dei poveri, in tutti i mercati Isolani di Campagna Amica si potrà effettuare la spesa sospesa contadina a favore delle famiglie bisognose. L’iniziativa è promossa dalla Coldiretti e permette di acquistare prodotti sardi a chilometro zero. Continua inoltre la petizione per dire no al cibo sintetico.
L’appuntamento nei mercati degli agricoltori di tutta la Sardegna a partire dalle ore 8.30. Ne dettaglio, l’iniziativa si terrà a Sassari, sia nel mercato di Campagna Amica dell’Emiciclo che in quello coperto di Luna e sole. Poi a Oristano, nel mercato coperto di via degli Artigiani e a Quartu Sant’Elena nel mercato di Pitz’e Serra.
I consumatori avranno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare generi alimentari per i poveri, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si paga un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso è possibile acquistare frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a chilometro zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica.
In tutti i mercati di Campagna Amica sarà inoltre possibile sottoscrivere la petizione promossa da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera agricola Italiana per dire no al cibo sintetico. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi del tech.
Già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici. Una pericolosa deriva degli alimenti creati in laboratorio iniziata con la finta carne della società americana Beyond meat e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca.