La causa di lavoro ha portato al reintegro della dirigente, Enrica Argiolas, prima licenziata dalla Camera di commercio di Cagliari. Dietro quel licenziamento, ritenuto illegittimo dal Tribunale, si sarebbe consumato uno scontro con i vertici. Con tanto di accuse specifiche che si inseriscono nel contesto delle inchieste già aperte da Procura di Cagliari e Corte dei conti. I legali della dipendente (studio Pilurzu) in un dossier hanno messo nero su bianco episodi e contrasti sull’utilizzo dei fondi da parte del presidente Giancarlo Deidda e del segretario generale Luca Camurri. La notizia, ricca di dettagli, si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola.
Tra le contestazioni portate avanti dalla Argiolas ci sarebbe la mancata rendicontazione delle missioni e l’utilizzo della carta di credito. Tanto che in un’occasione la cifra mancante – 7mila euro – è stata trattenuta dai compensi di carica. A ciò si aggiungono acquisti di mobili fuori budget per cui la dirigente avrebbe voluto chiedere un parere alla Ragioneria di Stato, procedura andata avanti per “esigenze di sicurezza”. E poi c’è il trasloco da Torino del segretario Camurri, spese addebitate all’Ente, a cui si oppose la dirigente. Inutilmente, perché poi, secondo il dossier dei legali la fattura sarebbe stata pagata con modulistica interna. A ciò si aggiungono varie delibere approvate senza copertura finanziaria.
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