L’indie rock internazionale in scena al Museo Nivola: torna l’Here I Stay festival

È uno dei più longevi e riconosciuti festival di musica indipendente in Sardegna. Ora Here I Stay torna alla formula storica dei tre giorni – dopo gli anni della pandemia – con una proposta nel solco della tradizione dell’evento e l’obiettivo di creare un ponte tra l’Isola e il resto del mondo. Il festival è in programma il 26 e 27 maggio al Museo Nivola di Orani e il 28 al monte Gonare. Il sabato ci sarà anche una anteprima del festival tra le vie del paese barbaricino negli spazi del Pergola Village, il progetto di Nivola – riadattato da Stefano Boeri – per collegare le case del centro storico attraverso la pergola, appunto, rafforzando i legami comunitari degli abitanti.

Durante i 3 giorni si esibiranno, su differenti palchi, oltre 10 tra formazioni musicali sarde, nazionali ed internazionali, e poi: dj set, laboratori per bambini, stand di vinili, nell’assoluto rispetto dell’ambiente che ospita l’evento. Il festival infatti ha sempre avuto come prerogativa quella di svolgersi in aree interne dell’Isola, lontane dal clamore turistico e immerse nel verde, aspetto che ha aiutato la sensibilizzazione del pubblico al rispetto assoluto della natura grazie anche a una serie di iniziative eco-friendly che il festival mette in pratica fin dal 2010, come l’uso dei bicchieri riutilizzabili per abbattere il consumo della plastica.

Con Here I Stay festival sono in arrivo sull’Isola alcune tra le band più importanti della scena
musicale indipendente mondiale: Dion Lunadon, neozelandese di base a New York, accompagnato da una band straordinaria, un mix detonante di garage, noise e desert rock; il colombiano Montoya che nella sua elettronica mescola sonorità afro-caraibiche, beat contemporanei e musica popolare delle tribù amazzoniche e andine; gli inglesi The Cool Greenhouse che portano a Here I Stay festival il loro post-punk infarcito di istanze politico sociali su riff ossessivi, chitarre affilate, basso pulsante e contrappunti di tastiere; Paolo Angeli che con la sua chitarra sarda preparata porterà sul palco del Festival il primo live in Sardegna del 2023 con un “concerto speciale irripetibile”; i Messa tra le band più acclamate della scena doom/psych italiana con uno stuolo di devoti in tutta Europa; i Jennifer Gentle, fra le più bizzarre rock band italiane, attivi da più di 20 anni e primo gruppo italiano ad aver firmato per la leggendaria etichetta americana Sub Pop (la stessa dei Nirvana). In lineup anche i sardi Clvbs, sound post punk potente e moderno, il cui primo disco è uscito nel 2022 e Artificial Bride (Sara Cappai), che presenta un nuovo set su cassetta e tape loops in cui i suoni di voce e sintetizzatore si stratificano fino a fare da tappeto a recitativi freddi e spettrali. Dopo i concerti come da tradizione andrà in scena l’aftershow, con le selezioni musicali dei dj Stefanonthebronx e Sonic Breaks (Vlad e Irregular Alpha).

Ai concerti che si svolgeranno le sere del 26 e del 27 maggio nel parco del Museo Nivola, si
aggiungono gli eventi “Extra fest” del 27 maggio, in location alternative agli spazi del Museo:
alle 11:30 Arrogalla porterà la sua musica, frutto di una ricerca tra culture popolari, sonorità
sarde, tropicali e mediterranee, dub e hip hop, nel suggestivo scenario del Pergola Village. Il rudere della Chiesa di Sant’Andrea dalle 17:30 ospiterà la presentazione dell’Annuario di Sa Scena, la rivista di musica in Sardegna, e il live di Fabio Tallo con i suoi paesaggi sonori che partono dall’acquisizione di suoni ambientali, urbani e naturali, rimodellati con sintetizzatori e arricchiti da sezioni ritmiche.

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