Le miniere dell’Argentiera come luogo di cultura: nasce nuova ‘piazza’ tra arte e architettura

Andrea Tramonte

Una piazza che funge da raccordo tra l’antico borgo minerario dell’Argentiera e il mare su cui si affacciano gli edifici dismessi, ricavata da spazi in stato di abbandono con l’obiettivo di renderli fruibili e restituirli alla comunità. Si aggiunge di un nuovo tassello il lavoro di valorizzazione del borgo spopolato in provincia di Sassari, grazie a interventi di rigenerazione urbana, arte e cultura. L’Argentiera ha un patrimonio architettonico importantissimo, tra spazi abbandonati, una miniera ormai in disuso e una vista sul mare impareggiabile. Così il luogo ha iniziato ad essere trasformato grazie al lavoro di una associazione culturale, Landworks, che ha scommesso sulla possibilità di far rivivere quegli spazi, dando loro nuova linfa, prospettiva: in una sola parola, futuro. L’Argentiera si sta trasformando progressivamente in un hub di sperimentazione e produzione culturale, connesso con il territorio e aperto alle comunità. L’ultimo intervento è la creazione di una piazza affacciata sul mare, in uno spazio residuale in via Carbonia, che dalla piazza centrale porta al mare e si affaccia sui ruderi dei magazzini e del vecchio cinema. Il tema focale è la relazione tra il mondo marino e quello terrestre ed è ragionando su questa connessione che due artisti – Tellas, al secolo Fabio Schirru (leggi la nostra intervista), e 2bleene, ovvero Natalia Nicole Rodriguez – hanno dipinto pavimento e parete nelle tonalità di blu e ocra, con un intervento di arte pubblica che unisce idealmente mare, terra e cielo e delimita gli spazi. 

Il ‘Fronte mare’ è una specie di ‘banchina culturale’ composta da una serie di elementi d’arredo urbano mobili e componibili, ovvero strutture in legno pensate per essere fruite e abitate dal pubblico in forma di sedute oppure dagli artisti come palcoscenico. Gli spazi sono pensati come luoghi per ospitare iniziative culturali e ricreative ed eventi sportivi. “L’intervento – dicono Andrea Maspero e Paola Serittu, rispettivamente presidente e project manager di Landworks – vuole porre l’attenzione sulla tematica del recupero e del riuso degli spazi in disuso, reinterpretando le esigenze contemporanee di un sito in abbandono. Gli interventi di rigenerazione proposti negli anni mirano a innescare processi di valorizzazione e recupero duraturo dei siti di intervento, attraverso una riqualificazione attenta al patrimonio storico-culturale e ai caratteri di valore del paesaggio e delle architetture presenti”.

Gli arredi sono stati realizzati durante i “cantieri”, i workshop di costruzione partecipata di cinque settimane a cui hanno preso parte oltre 100 volontari coordinati da Landworks. L’intervento ha visto il coinvolgimento attivo della cittadinanza e di numerosi studenti, creativi e giovani professionisti provenienti da tutto il mondo, invitati tramite call a progettare e realizzare le strutture, poi dipinte dai bambini. Il lavoro artistico invece cerca di enfatizzare le geometrie degli ex magazzini e traccia linee e confini dei campi da basket, pallavolo e pickleball, riportando al centro il gioco come principio di comunità e socialità. “Fronte mare vuol essere come uno specchio, un riflesso e un racconto di quello che sta attorno all’opera stessa – spiegano Tellas e 2bleeene -. Le sfumature e gradazioni del mare e della vegetazione, Il maestrale che soffia fresco e forte, e le architetture minerarie. Questi son i principali tre elementi che danno vita ad una composizione che gioca e  che interagisce col paesaggio”.

Mar – Miniera ARgentiera è un progetto partecipato che mira alla valorizzazione e rivitalizzazione dell’antico complesso minerario dell’Argentiera, formalizzato con un protocollo d’intesa tra Landworks, il Comune di Sassari, il Parco geominerario, la Fondazione Sardegna Film Commission, il Dadu – Dipartimento di Architettura, design e urbanistica – Università di Sassari, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, l’Istituto di istruzione superiore “G. M. Devilla”, l’Istituto comprensivo “Latte Dolce Agro”, il Teatro di Sardegna, l’associazione Erasmuss – Esn Sassari,.

Andrea Tramonte

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