(A.T.) Dai manufatti tradizionali a progetti di design in grado di assorbire influenze internazionali e dialogare con la contemporaneità. È un periodo pieno di fermento quello dell’artigianato in Sardegna, che cerca – e trova – strade per rinnovarsi profondamente anche grazie a una serie di iniziative che cercano di incentivare un processo di emancipazione da una tradizione vista come troppo rigida, immutabile. La scommessa è quella di rinnovare un settore importantissimo per l’Isola attraverso un confronto serrato con il mondo del design e con la cultura del progetto. A dare conto di questo fermento c’è anche la mostra “Designers – Idee e progetti per l’artigianato sardo“, in corso al museo Murats di Samugheo e che coincide anche con Tessingiu, il tradizionale appuntamento dedicato all’artigianato che quest’anno arriva alla 55sima edizione.
La mostra, curata da Baingio Cuccu e Anna Rita Punzo, raccoglie diversi progetti che si basano sul rapporto tra artigianato e design cercando di raccontare il processo che parte dal concepimento dell’idea alla vera e propria realizzazione dell’oggetto: quindi disegni, prototipi, che danno conto di ispirazioni, idee e aspetti tecnici e teorici che conducono alla creazione di un manufatto. La mostra avrà cadenza biennale e cercherà di dare conto di questo terreno così fertile, quasi di una “scena” che riesce a innovare un settore che a volte ha rischiato di limitarsi a produrre “cose” come sono sempre state fatte. La selezione di designer rappresenta una buona fetta del settore, tra giovani e giovanissimi e progettisti ormai affermati: Stefano Asili, Bam Design, Silvio Betterelli, Giorgia Bistrusso, Giorgia Cadeddu, Antonello Cuccu, Mara Damiani, Fabrizio Felici, Caterina Frongia, Paulina Herrera Letelier, Roberta Liscia, Marco Loi, Maestrodascia, Alberto Olmo, Piero Angelo Orecchioni, Miriam Orrù, Barbara Pala, Giorgios Papaevangeliu, Gian Giuseppe Pisuttu, Silvana Sanna, Chiara Secchi, Ceramiche Terrapintada, Gavino Sanna, Eleonora Todde.
Oggi inoltre viene inaugurato Tessingiu: alle 19 presso la ex Cantina sociale, col sindaco di Samugheo, Basilio Patta, il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Luigi Todde, l’assessora alla Cultura, Elisabetta Sanna, il direttore artistico Baingio Cuccu. La mostra andrà avanti fino al 21 agosto con i manufatti di circa 60 artigiani: dal tessile al vetro, dal legno alla pelle, dalla ceramica al ferro, dalla pietra all’oro, dal sughero al rame. Quest’anno sarà presentato anche Artijanus/Artijanas, il progetto sperimentale della Fondazione di Sardegna, con la direzione artistica della Triennale di Milano, ideato da Barbara Argiolas insieme a Barbara Cadeddu, che si inserisce in questa linea di rinnovamento dell’artigianato sardo attraverso il confronto col design: un modo per stimolare realtà produttive del territorio – nella prima edizione, Samugheo e Bitti – mettendo in contatto laboratori artigiani e design di fama internazionale.