Dischi italiani più belli del decennio: Iosonouncane primo, Salmo decimo

Die di Iosonouncane è il disco italiano del decennio secondo Rockit, il magazine musicale online più influente per quanto riguarda la musica italiana. Un altro riconoscimento per il musicista di Buggerru, che proprio un mesetto fa ha raggiunto il Disco d’oro con uno dei suoi pezzi più rappresentativi e belli, Stormi. In attesa del nuovo disco, Ira, che uscirà a cinque anni di distanza dal precedente e che verrà anticipato da un tour nazionale in primavera. Ma non è il solo musicista sardo presente nella classifica. In top ten, al decimo posto, troviamo il rapper di Olbia Salmo, al secolo Maurizio Pisciottu, con Midnite del 2013. “Mai nessuno così prima di quel momento, pochi dopo. E comunque, sono venuti dopo. Cattivo a livelli horror, tagliente come un machete, metal più dei metallari. Salmo è dinamite per la musica italiana, che sia arrivato fino a San Siro è una benedizione per tutti”, scrive la rivista online.

L’album di Iosonouncane è riuscito a trionfare nella chart ‘battendo’ alcuni nomi molto più celebri del suo: dai Verdena – che hanno realizzato insieme a lui un ep in vinile dove la band bergamasca coverizzava sue tracce, e viceversa – ai nomi del cosiddetto Itpop, da Calcutta a Cosmo passando per Motta e i Thegiornalisti. “Oltre alle lodi per il lavoro musicale e di linguaggio, quest’album ha qualcosa di ineffabile e ancestrale, che proviene da lontano e che prende tutti i sentimenti di cui siamo capaci”, scrive Rockit. Che aggiunge: “Un lavoro enorme, indimenticabile, totale”. Al 43esimo posto troviamo anche il Machete Mixtape del 2012, la prima compilation della crew nata a Olbia con tre rapper della città gallurese: il già citato Salmo, En?gma (Francesco Scano) ed Hell Raton (Manuel Zappadu).  “La scena più fresca del tempo, quella che ha ridefinito il rap, tutta qui. L’inizio con il botto di una saga incredibile”, dice Rockit.

Anche Rolling Stone Italia ha pubblicato una classifica dei dischi italiani più belli degli anni Dieci. E anche in questo caso troviamo Salmo e Iosonouncane. Il rapper è al quattordicesimo posto con un altro disco, Hellvisback (“Dalla provincia sarda fino al top in classifica, la storia di Salmo è fatta di tanta gavetta e altrettante soddisfazioni: l’album è una bomba atomica sganciata sul rap italiano”), mentre Iosonouncane è all’undicesimo (“Quando uscì Die in molti gridarono al capolavoro e quel grido si propaga ancora oggi senza smentita. Un concept album di sei tracce che in meno di quaranta minuti riesce a essere un miracolo di sperimentazione e poetica come non se ne vedevano da parecchi anni in Italia”).

Il sito di Vice Italia non ha fatto una vera e propria classifica ma compilato una lista, che include – naturalmente – Die di Iosonouncane, il Machete Mixtape (il quarto, quello uscito qualche mese fa), ma non Salmo. Che però compare nella sezione dedicata agli artisti italiani più influenti del decennio. “Quello che hanno fatto Salmo e Machete—quindi anche Hell Raton e Slait, e all’inizio pure En?gma—è sempre andato oltre la musica – scrive Vice -. (…) Di album in album e di Machete Mixtape in Machete Mixtape, Salmo si è affermato come esempio di integrità artistica, rapper provocatore ma senza strafare, portatore di un gusto per l’estremo ma non troppo”. Il rapper è presente anche nella lista delle canzoni migliori con L’erba di Grace, pezzo del 2011, e con Battle Royale di Machete, otto minuti di traccia con la collaborazione di Hell Raton ed En&gma ma anche di MadMan, Nitro, Rocco Hunt, Bassi Maestro, Noyz Narcos, Rasty Kilo, Gemitaiz e Jack The Smoker. Iosonouncane è presente con La macarena su Roma, traccia del suo disco d’esordio omonimo del 2010. Non poteva mancare anche Soldi, con cui Mamhood – madre di Ozieri e padre egiziano – ha trionfato quest’anno al Festival di Sanremo. (Andrea Tramonte)

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