Vendita Costa Smeralda, Barrack sentito dalla Finanza per presunta evasione

Nell’ambito dell’indagine della Procura di Tempio Pausania sulla cessione della Costa Smeralda e sul possibile mancato versamento di introiti fiscali per una somma superiore ai 100 milioni di euro, la Guardia di Finanza ha sentito la scorsa settimana l’imprenditore statunitense Tom Barrack. L’inchiesta di natura fiscale, coordinata dal procuratore Domenico Fiordalisi, intende far luce, infatti, sulla cessione, avvenuta nel 2012 per 600 milioni di euro, fra la Colony Capital che fa capo a Barrack e la Qatar Holding. Lo scorso venerdì, a Roma – come ha anticipato l’Unione Sarda – l’uomo d’affari statunitense, e un suo stretto collaboratore italo-svizzero, sono stato sentiti, come persone informate sui fatti, nell’ambito dell’inchiesta. Nel fascicolo aperto dal procuratore Fiordalisi si ipotizzano mancati introiti fiscali. Lente d’ingrandimento dell’indagine sulle operazioni finanziarie legate al passaggio di alberghi e terreni dalla Colony Capital alla Qh Smeralda Investments, holding controllata dall’emiro Al Thani.

A Barrack sarebbero state chieste informazioni sui passaggi dell’operazione da 600 milioni avvenuta in Lussemburgo, che, secondo l’accusa, avrebbe generato una plusvalenza, nascosta al fisco italiano, da 100 milioni di euro. Sembrerebbe che fra i quesiti posti al manager, le Fiamme Gialle abbiano fatto delle domande anche su un’altra indagine, quella della presunta corruzione dell’ex capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Arzachena, Antonello Matiz, da parte del professionista cagliaritano Tonino Fadda, progettista della Sardegna Resorts, l’immobiliare proprietaria degli alberghi storici di Porto Cervo, tecnico scelto proprio da Barrack per la progettazione delle suite da sogno degli hotel della Costa Smeralda; in particolare – secondo il quotidiano – i militari avrebbero fatto delle domande sui rapporti fra la Sardegna Resorts e l’ingegner Fadda.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share