Tifo violento, salgono a 11 gli indagati per gli scontri dopo Cagliari-Napoli

Manuel Scordo

di Manuel Scordo

Colpi di cinghia contro il furgone con a bordo i tifosi del Milan, scontri con le forze dell’ordine dopo la partita Cagliari-Napoli, turisti argentini scambiati per supporter partenopei e picchiati, tifosi avversari attesi alla stazione, altri aggrediti in pieno centro storico. E poi cori contro la Sardegna e contro Cagliari lungo le strade cittadine e cori di matrice razzista allo stadio. Sono solo alcuni degli episodi su cui stanno lavorando, dal 21 febbraio scorso, gli agenti della Digos di Cagliari e che vedono protagonisti sia gli ultras rossoblù che quelli del Napoli. Proprio per gli scontri avvenuti al termine del match contro i partenopei oggi la già lunga lista di persone arrestate e denunciate si allunga e raggiunge quota 11.

Dopo i tre arresti e le tre denunce a carico di altrettanti ultras appartenenti agli Sconvolts dei due giorni immediatamente successivi al match e relativi ai turisti argentini aggrediti in piazza Deffenu, ai tifosi del Cagliari bloccati alla stazione mentre attendevano gli avversari e a quelli individuati durante gli scontri del dopo partita, oggi arrivano altre cinque denunce. Si tratta di supporter rossoblù, sempre appartenenti al gruppo Sconvolts, di età compresa tra i 21 e i 55 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine e già destinatari in precedenza di Daspo, i provvedimenti che vietano la partecipazione alle competizioni sportive.

I cinque sono accusati di associazione a delinquere, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, radunata sediziosa, lancio di materiale pericoloso e porto di oggetti per offendere. Dopo le prime denunce e i primi arresti, gli investigatori della Digos hanno continuato ad analizzare i filmati realizzati all’esterno della Unipol Domus durante gli contri con le forze dell’ordine e il lancio di oggetti e sono così riusciti a identificare gli altri cinque ultras. Per loro, oltre alla denuncia, scatterà prossimamente un ulteriore Daspo che, nel caso del 21enne andrà ad aggiungersi a quello che gli era stato notificato fino al 2027.

Ma l’attività degli specialisti della Digos, con l’aiuto dei colleghi di Napoli, prosegue anche per identificare i tifosi partenopei che hanno preso parte al corteo non autorizzato per il centro cittadino prima della gara, durante il quale sono stati urlati slogan offensivi contro la tifoseria avversaria, Cagliari e la Sardegna. Ma non solo, sono in corso ulteriori indagini per individuare il gruppetto composto da quattro persone che a bordo di un’auto hanno avvicinato lungo la statale 131 il furgone con a bordo i tifosi del Milan. Uno di loro si è affacciato dal finestrino e ha colpito il mezzo con alcune cinghiate, danneggiandolo. Indagini in corso anche per individuare i responsabili dei cori razzisti denunciati dai calciatori Tomori e Maignan al termine del match.

Manuel Scordo

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