Test Covid a tappeto, Vargiu a Crisanti: “Fatto cosi lo screening non ha senso”

“Non sono un epidemiologo. Provo soltanto a fare un ragionamento di buon senso”. Comincia così il post di Pierpaolo Vargiu, medico radiologo, storico esponente dei Riformatori, ex consigliere regionale ed ex deputato. Vargiu contesta i tamponi rapidi a tappeto che si stanno facendo in Sardegna, ciò che vale il Piano C risanti.

Si legge nel post: “È terminato lo screening di massa in Ogliastra con i tamponi antigienici rapidi. Su 26.936 tamponi effettuati, ci sono 132 positivi. Che dire? La popolazione dell’Ogliastra è di circa 57.000 persone. Per cui, lo screening di massa ha esaminato meno del 50 per cento della popolazione. Per semplicità di ragionamento, ipotizziamo che tutti i ‘non testati’ siano negativi (possibile, ma assai difficile). Peraltro: proprio ieri sui test fatti nella provincia di Lanusei-Tortolì, il commissario dell’Atas, Massimo Temussi, ha parlato di “enorme successo per l’adesione all’85 per cento. Vargiu, quindi, replica indirettamente anche a Temussi coi dati sulla popolazione”.

Il post di Vargiu continua così: “Il tampone antigienico ha sensibilità tra 70 e 80 per cento, per cui sfuggono 2-3 positivi su 10. Se potessimo (so che è impossibile) proiettare i dati ogliastrini sull’intera Sardegna, dovremmo dunque ipotizzare che circa lo 0.5 per cento della popolazione sarda (per difetto) sia attualmente positivo senza saperlo. Dovremmo dunque pensare di avere tra i 4 e gli 8000 positivi non censiti, che non sanno di essere tali e circolano (e infettano) nell’isola. Compito dello screening è individuarli”.

Ancora Vargiu: “Se questa fosse davvero la situazione, è evidente che lo screening di massa avrebbe un senso soltanto se eseguito (quasi) contemporaneamente su tutti i sardi per intercettare e bloccare tutti i positivi. Se lo screening non è contemporaneo, è evidente infatti che i positivi delle zone non testate continueranno a circolare, andando a diffondere nuovamente il contagio anche nelle zone già testate (come l’Ogliastra). Ergo, perché lo screening di massa abbia un senso, se non possiamo (come non possiamo) chiudere ai contatti esterni le zone testate e diventate covid free, è necessario concludere lo screening di massa in pochissimo tempo (giorni, non certo mesi!) in tutta la Sardegna. Sbaglio in qualcosa? Grazie se mi aiuterete a correggere…”.

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