Tassa di soggiorno, c’è chi cambia idea. Mannino: ‘Avevo riserve, ora si può fare’

“L’idea di una tassa estesa all’intera Isola non va in contrasto con quanto proposto sino a oggi”. Pierluigi Mannino, presidente della commissione Attività produttive, turismo e promozione del territorio parte dalla fine: dalla proposta dell’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa, di introdurre la tassa di soggiorno a tutti gli arrivi dei turisti in Sardegna. “Chiamarla tassa di sbarco o tassa di soggiorno non cambia la sostanza e la ripartizione delle risorse, ad esempio, si potrebbe fare in base alle presenze dichiarate“.

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A Cagliari l’idea della tassa di soggiorno aleggia da anni, soprattutto col recente boom di presenze, ma non si è mai passati alla fase pratica ed è quello che ha intenzione di fare il sindaco Paolo Truzzu. “In passato ho espresso qualche riserva in merito, soprattutto perché, come spesso è accaduto, sembrava un provvedimento non scaturito dal dialogo e dal confronto con le associazioni di categoria interessate e con chi opera nel settore turistico – commenta Mannino, esponente di Fratelli d’Italia come il sindaco -. Credo che per stabilire il se, il come, il quando e il perché della tassa di soggiorno sia fondamentale partire dal dialogo tra i soggetti interessati”.

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“Il Comune ha il dovere di individuare lo strumento per la promozione della città e il suo finanziamento. Senza dimenticare che questa misura, utilizzata ovunque, è necessaria anche per mantenere i servizi di cui fruiscono i turisti durante il loro soggiorno, come  la pulizia dei luoghi, i servizi di trasporto, gli infopoint turistici e tutte le iniziative di promozione – spiega l’esponente della maggioranza -. Tutto ciò ha un costo e non è giusto che ricada sui cittadini e su chi opera in città. Sarà, indubbiamente, una misura equa che porterà nelle casse comunali le risorse necessarie a far funzionare il sistema promozione e accoglienza. Non sarà un modo per fare, semplicemente, cassa. Sarà, appunto, una tassa di scopo con importanti effetti collaterali”.

M.Z.

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