Sit-in contro tagli nel Marganai, Pulina: “Sì a comitato per verificare progetto”

“Il commissario straordinario dell’Ente foreste Giuseppe Pulina ha assunto un impegno chiaro: istituire un comitato misto, composto da esperti a favore ed esperti contro i tagli della lecceta nella foresta del Marganai. Il compito sarà quello di verificare gli effetti dei tagli già effettuati, analizzare la situazione e ragionare sulla vicenda. Ora attendiamo, in tempi brevi, la costituzione del comitato”. L’esponente indipendentista Pier Franco Devias è moderatamente soddisfatto. L’idea di organizzare un sit-in di fronte all’assessorato regionale all’Ambiente, a Cagliari, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui tagli della lecceta nel compendio del Marganai, in territorio di Domusnova, ha dato un primo risultato.

“Durante il sit-in abbiamo incontrato il commissario Pulina, il direttore generale dell’Ente foreste Antonio Casula e Franco Corosu, Capo di gabinetto del’assessore regionale all’Ambiente Spano, in trasferta a Olbia con il governatore Pigliaru – ha commentato Devias -. Nel faccia a faccia, è emersa la volontà del commissario straordinario di approfondire l’argomento, analizzare quel che è stato fatto, evidenziare eventuali criticità del progetto di tagliare a raso 550 ettari di lecceta. Detto questo, è importante che del comitato possa far parte chiunque abbia i titoli e non sia una cosa calata dall’alto. Ora staremo a vedere ciò che si farà”.

(Foto e video di Roberto Pili)

Il progetto di ceduazione è fortemente sponsorizzato dal Comune di Domusnovas e dall’Ente foreste, ma ha sollevato parecchie polemiche perché secondo il team di esperti che si sta occupando di aggiornare il Piano di gestione del SiC Monte Linas – Marganai, la prima stagione di tagli ha rivelato diverse criticità, a cominciare dal rischio erosione, dal dilavamento del terreno e dall’impoverimento delle lettiere. Risultati che hanno portato gli esperti a definire i tagli “nefasti”.  Secondo i piani, buona parte della legna ricavata dai tagli servirà ad alimentare un impianto per la produzione di pellet, situato nell’area industriale di Domusnovas.

La questione è alquanto intricata, tanto che negli ultimi giorni si è mossa anche la Soprintendenza per i beni paesaggistici di Cagliari e Oristano, che ha disposto la sospensione di tutti gli interventi: il progetto non ha le autorizzazioni del caso e il soprintendente Fausto Martino ha deciso di approfondire la questione.

Durante il sit-in, hanno preso la parola alcuni manifestanti. “Prima c’erano i piemontesi e i francesi a disboscare le nostre foreste. Le hanno distrutte, Ora, incredibilmente, siamo noi sardi a voler combinare un disastro a casa nostra e contro noi stessi”, ha detto uno dei partecipanti. “Io sono della zona, conosco benissimo il Marganai – ha esordito un abitante di Domusnovas -. Quello che vogliono fare è incredibile. Pensate che un’amica aveva chiesto i permessi per realizzare una piccola casetta in una zona dove non c’è nemmeno un albero, solo pietre, in un’area lontanissima dalla foresta. Beh, il Corpo forestale gliel’ha vietato, perché dice che ci sono i vincoli, c’è il bosco e non si può fare niente. Bene. Poi però si dà il via libera al progetto di tagliarlo, quel bosco. È normale? No: dobbiamo opporci”.

In serata, con una nota, l’assessore Spano ha ribadito che la parte politica è “vigile e attenta”. “Parlare di disinteresse sull’argomento Marganai, quindi, non solo è privo di fondamento ma dimostra anche una visione alquanto parziale del Sistema regionale ambientale e forestale in chi esterna tali affermazioni – prosegue la nota, in riferimento alle dichiarazioni di Devias -. Quanto oggi riferito dal Commissario straordinario dell’Ente Foreste Giuseppe Pulina ai comitati di cittadini è il risultato di un’attività congiunta, mirata alla gestione di quel patrimonio secondo principi di qualità e fruizione delle risorse. In tale percorso, le interlocuzioni tra enti regionali e Sovrintendenza sono già state avviate. Le lezioni di tutela incautamente elargite con l’esclusivo fine di strumentalizzare l’operato svolto con grande professionalità dall’Ente Foreste sono, quindi, semplicemente irricevibili”.

 

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