Pronto soccorso di Oristano senza medici? Li cercano su Facebook

Se la sanità sarda è in gravi difficoltà, quella dell’Oristanese è in crisi nera. Per cercare medici che lavorino al Pronto soccorso il pubblico si è rivolto ai privati che, a loro volta, si affidano agli annunci su Facebook. Appelli che, a dire il vero, non sembrano avere raggiunto una vasta platea di camici bianchi in cerca di impiego: una sola condivisione per ogni annuncio pubblicato. Le offerte di lavoro per il Pronto soccorso di Oristano sono sulla bacheca di una delle società private incaricate di coprire i buchi della sanità pubblica. In vista della riapertura dei giorni scorsi la toscana “Bmc health solutions h24” ha pubblicato il 6 febbraio un primo annuncio: “Urgente Ps di Oristano – Sardegna. Cercasi medico per Ps (no 118), tutti i codici. Turni diurni o notturni secondo disponibilità. Compenso €900 + alloggio. Inserimento immediato.” Lapidario il commento di Francesco Agus, consigliere regionale del Progressisti: “In questa idea di sanità pubblica (?) non c’è niente di buono”.

Il primo annuncio: 900 euro più alloggio

Ma gli appelli sul web non sono bastati e la società che sta cercando medici di Oristano oggi ha fatto un’altra offerta di lavoro last minute. Nel titolo dell’annuncio si cerca uno “specialista”, ma nel testo si precisa il contrario. “Nuovo servizio al Ps di Oristano a partire da questa sera. Non sono richiesti specialisti o figure particolari, si tratta di effettuare un triage avanzato e chiamare lo specialista appropriato che si farà carico del paziente (naturalmente quei pazienti che riuscite a gestire voi ben venga, ma dove non arrivate ci sarà uno specialista dedicato al Ps in ogni reparto) – si legge nell’annuncio con spiegazioni dettagliate -. Esempio: se arriva il dolore toracico chiamate direttamente il cardiologo; se arriva una deviazione rima buccole, chiamare il neurologo. Servizio h24 Compenso €700 a turno di 12 ore”.

La seconda proposta da 700 euro

Dopo le proteste per i “medici in affitto” sollevate dal Comitato per la difesa del diritto alla salute della Provincia di Oristano, il nuovo Dg dell’ex Asl 5, Angelo Maria Serusi, ha assicurato su linkoristano.it che “i medici forniti dalla società Mst Group di Vicenza” abbiano le qualifiche necessarie per occuparsi anche di questioni delicate nel Pronto soccorso. La società veneta (regione da cui proviene anche Annamaria Tomasella, la nuova Dg del Trevigiano che gestisce la sanità sarda) è la stessa che ha preso in carico anche i problemi di personale al Punto di primo soccorso dell’ospedale Delogu di Ghilarza. Anche nel Padovano la vicentina Mst Group lavora nella sanità pubblica, come mandataria, assieme ai veneti della Castelmonte società cooperativa di Montebelluna (Treviso) e ai toscani della Bmc health solutions h24 di Monteriggioni (Siena). Ed è quest’ultima che sta pubblicando gli annunci per cercare all’ultimo minuto qualcuno che voglia lavorare al Pronto soccorso di Oristano, dove la situazione è drammatica. A settembre era emerso il caso degli specialisti di altri reparti dirottati al Pronto soccorso di Oristano senza avere l’adeguata preparazione. A gennaio in quel reparto erano morti 4 pazienti mentre aspettavano che si liberassero posti letto nelle terapie intensive messe a dura prova dall’ondata della variante Omicron. La pressione del Covid sta scemando, ma è di ieri la notizia che una dottoressa sia stata costretta a lavorare per 18 ore in quel reparto, ben oltre le 12 consentite. Per correre ai ripari adesso c’è la disperata ricerca di nuovi medici, sperando che basti una condivisione su Facebook.

Marcello Zasso

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