Poliziotti uccisi dalle Br, in piazza Nicosia tornano i rifiuti

(Ma.Sc.) – In piazza Nicosia a Roma sotto la targa per ricordare il brigadiere campano Antonio Mea e l’agente Pierino Ollanu, di Gergei, trucidati dai brigatisti rossi il 3 Maggio del 1979 davanti alla sede regionale della Dc ci sono ancora le corone che erano state sistemate il 3 maggio scorso durante la cerimonia nel giorno dell’anniversario dell’attentato. Ma oggi accanto a quelle corone e alla targa sono nuovamente comparsi i sacchetti dei rifiuti.

L’ennesimo sfregio dopo quelli segnalati dal nostro giornale e da Sassate che pochi mesi fa aveva mostrato come sotto la targa in memoria dei poliziotti uccisi erano addirittura comparsi i cassonetti dei rifiuti.

Dopo le polemiche scoppiate e le proteste dei parenti, degli amici e dei colleghi di Pierino Ollanu e Antonio Mea piazza Nicosia era stata tirata a lucido, i cassonetti e i rifiuti erano stati spostati.

Ma all’inciviltà non c’è mai fine e oggi i sacchetti sono nuovamente comparsi. Anzi addirittura qualcuno ne ha aperti un paio disseminando sulla strada e sul marciapiede il contenuto. Come già fatto in passato, forse sarebbe meglio che qualcuno si interessasse di più di come viene ricordato chi ha sacrificato la propria vita per garantire la serenità di tutti.

Forse Pierino Ollanu e Antonio Mea avrebbero diritto a qualche cosa in più di una targa. I familiari e gli amici da tempo sollecitano l’Amministrazione comunale di Roma affinché venga intitolata loro una piazza o una strada. Nel corso della cerimonia del 3 maggio scorso  il presidente della XII Commissione permanente Turismo, Moda, Relazioni Internazionali, Mariano Angelucci, aveva assicurato che si sarebbe interessato del caso.

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