Patrimonio Unesco, in concorso le necropoli puniche del Sud Sardegna

Dalle tombe di Tuvixeddu a quelle di Sant’Antioco: ecco la mappa delle necropoli che si candidano a patrimonio dell’umanità.

Le necropoli puniche del Sud Sardegna potranno candidarsi alla lista dei siti Unesco, per essere riconosciute come patrimonio mondiale dell’umanità: dal ministero dei Beni culturali (Mibact) sono arrivati i soldi – 1,5 milioni per la precisione – che permetteranno di stilare il progetto per presentare la candidatura.

È stato lo stesso Mibact, con una nota, a diffondere la notizia, perché le risorse stanziate per le necropoli puniche fanno parte di un pacchetto da 13,3 milioni divisi in 14 progetti col quali il ministero sosterrà in Sardegna anche il recupero e la riqualificazione di musei e chiese. Ma in tutta Italia lo stanziamento Mibact vale 300 milioni.

Quando si parla di necropoli puniche, è certamente quella di Tuvixeddu la prima a venire in mente: è infatti la più grande d’Europa e conta migliaia di tombe scavate nella roccia. Ma vanno ricordati anche i siti di Quartucciu, Nora (Pula), Bithia (Domus de Maria), Senorbì, Ortacesus e Sant’Antioco.

Nell’ultimo decennio la necropoli di Tuvixeddu è saliti agli onori delle cronache anche per un caso politico-giudiziario, visto che la Regione, quando il presidente era Renato Soru, bloccò la lottizzazione dell’imprenditore cagliaritano Gualtiero Cualbu, al quale un lodo arbitrale ha riconosciuto un maxi indennizzo, pari a 85 milioni. È poi seguita una seconda richiesta danni.

Per tornare ai finanziamenti Mibact, ecco gli altri progetti che il ministro Dario Franceschini ha deciso di sostenere. Per ultimare il recupero dell’ex Convento di San Francesco a Oristano, ci sono 2,7 milioni. Per la progettazione e il restauro del nuraghe Palmavera a Alghero sono stati stanziati 750mila euro. Per scavo archeologico, consolidamento, restauro e realizzazione delle opere legate alla fruizione della necropoli di Sant’Andrea Priu a Bonorva ci sono 450mila euro. Un milione di euro andrà al completamento, al restauro generale e alla realizzazione degli uffici Mibact nell’ex ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Un altro milione e mezzo sarà utilizzato per il consolidamento strutturale e il restauro degli apparati pittorici della cattedrale di Santa Maria Assunta a Oristano, mentre per il restauro e consolidamento dell’ex Episcopio di Tortolì ne sono previsti 1,2.

Ci sono poi 40mila euro per gli interventi urgenti di sistemazione dei depositi librari della Biblioteca Universitaria di Cagliari per 40mila euro. Per adeguamento sicurezza e sistema antincendio, tecnologia e impiantistica, percorso espositivo del museo archeologico nazionale di Palazzo Asproni a Nuoro ci sono 450mila euro. Due gli stanziamenti per il museo archeologico di Cagliari, che ospita anche la Pinacoteca: per il collegamento strutturale, per l’abbattimento barriere architettoniche e realizzazione dell’impianto antincendio al Museo Archeologico-Pinacoteca di Cagliari verranno destinati 600mila euro, mentyre altri 300mila copriranno le spese per la manutenzione straordinaria.

Ancora: ecco 400mila euro per restauro, rivestimenti musivi e consolidamento statico delle strutture murarie dell’Antiquarium turritano al museo archeologico e all’area archeologica di Turris Libisonis a Porto Torres. Al museo archeologico di Sassari vanno 850mila euro per risanamento del deposito e degli impianti di sicurezza, per realizzazione del padiglione per l’esposizione dei reperti subacquei e per la caffetteria. Infine per il
completamento e la ristrutturazione dell’edificio dell’Archivio di Stato di Cagliari il Mibact ha stanziato 1,5 milioni di euro.

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