“L’esclusione del Parco geominerario dalla rete mondiale dell’Unesco è il risultato inevitabile di una totale mancanza di programmazione e di un’imbarazzante incapacità gestionale con evidenti responsabilità di chi ci ha preceduto alla guida della Regione”. Lo afferma l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, commentando la decisione annunciata dall’Executive board dell’Unesco sul Parco Geominerario della Sardegna.
“È una scelta che ci amareggia – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas -, ma che purtroppo non ci coglie impreparati. Appena insediata la Giunta abbiamo cercato di rimediare in pochissimo tempo all’immobilismo che ha caratterizzato i cinque anni di governo del centrosinistra. Il danno però ormai era già stato fatto e abbiamo solo potuto assistere, dopo gli avvertimenti formali, all’annuncio di una bocciatura che ridimensiona un progetto ambizioso per il rilancio del territorio. Ora bisogna ripartire, con la forza delle idee e della buona politica, perché non venga disperso l’enorme patrimonio minerario, storico e ambientale, grande ricchezza della nostra Isola”.
E il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, presidente della Comunità dei sindaci del Parco non ha perso tempo e ha annunciato su Facebook di aver provveduto questa mattina a convocare l’assemblea per il 4 ottobre alle 9 nella palazzina Bella Vista di Monteponi.