Palmasera, l’avvocato del Club Esse: “Non esiste alcuna fuga di dipendenti”

Dall’avvocato Paolo Muzzioli, in rappresentanza del Club Esse che gestisce il Villaggio Palmasera di Cala Cogone riceviamo e pubblichiamo questa “diffida e richiesta di immediata rettifica”.

La presente in nome e per conto della Club Esse by Atos Gestioni srl, società che conduce in affitto di azienda il Villaggio Palmasera di Cala Gonone denominato “Club Esse Palmasera Resort” al fine di replicare a quanto incautamente pubblicato nel quotidiano “Sardinia Post” in un articolo in data odierna, da giornalista anonimo.

La difesa scrivente evidenzia da subito che l’articolo in questione risulta totalmente inveritiero nonché scollegato dalla realtà dei fatti, come tale ampiamente diffamatorio e pregiudizievole all’immagine della società mia Assistita, la cui denominazione risulta pure riportata chiaramente nel testo stesso dello scritto in questione. Quanto al merito della vicenda, si fa presente che, contrariamente a quanto evidenziato nel succitato articolo non è mai iniziata, alcuna “..fuga dei lavoratori..” dal Resort e non corrisponde al vero l’affermazione secondo cui vi siano state “dimissioni di massa..”. Sul punto, la società non registra alcuna “fuga” dei propri dipendenti, ma di personale (segnatamente, numero diciannove unità del reparto housekeeping e numero due lavapiatti) che ha volontariamente rassegnato le dimissioni, perdippiù durante il periodo di prova.

Quanto all’affermazione secondo cui l’evidenza risulterebbe dal sedicente racconto di“… uno dei lavoratori che hanno scelto di rinunciare allo sfruttamento …” e che una “settantina di occupati ha preferito non prestare il fianco a condizioni di lavoro inaccettabili”, si precisa che ad oggi tutto il personale di cucina assunto pre e post apertura è presente regolarmente in struttura e lavora, come di abitudine, in maniera serena e coesa all’interno della struttura alberghiera e che le uniche interruzioni contrattuali sono risultate quelle relative a tre lavapiatti che non avevano accettato di effettuare in apertura, con il Resort chiuso e con poche presenze ospiti, il turno c.d. “spezzato”, ovvero la ripartizione dell’orario di lavoro in due turni a cavallo dei servizi di pranzo e cena. Le dichiarazioni riportate nel quotidiano “Sardinia Post” risultano dunque totalmente insussistenti ed infondate oltre che lesive e gravemente diffamatorie.

Quanto, invece, alle condizioni contrattuali, si ribadisce, in linea con quanto già precisato dal direttore generale di Club Esse, Gianni Russo, che “la società che ha assunto il personale ha adottato un contratto nazionale pagato con minimo sindacale a seconda del livello concordato in precedenza” e che “gli anni scorsi le operatrici venivano assunte tutte col contratto part time ma noi abbiamo chiesto un servizio full time e questo per loro non andava bene. Nei nostri resort nessuno si è mai lamentato dei contratti e in Sardegna ogni anno lavorano col nostro gruppo duemila persone”.

Allo stato dunque, non esiste e non è mai esistito alcun problema al Palmasera, né tantomeno in altre società del Gruppo ed è oltremodo intollerabile l’affermazione, in chiusura dell’articolo, secondo cui “.. finora al Palmasera il sacrificio della ribellione è tutto sulle spalle di chi ha avuto il coraggio di non essere schiavo”. Sta di fatto che le dichiarazioni di inaudita gravità riportate nell’articolo in questione, significativamente anonimo, si appalesano nella loro totale pretestuosità, largamente pregiudizievoli e lesive all’immagine della mia Assistita: la società continua infatti a ricevere telefonate e comunicazioni, anche sui social più diffusi, di ospiti in arrivo e/o con intenzione di prenotare che, preoccupati di far vacanza in un clima di disservizi e dissapori, rinunciano o stanno pensando di rinunciare alle vacanze presso il Villaggio Palmasera o presso le altre strutture del Gruppo.

Tutte le affermazioni in questione necessitano dunque di una rettifica ad horas, alla luce di quanto, mio tramite, ut supra, significato ovvero chiarito dalle precedenti dichiarazioni del direttore Generale della società mia Assistita. Da ultimo, fermo quanto precede, rappresento che la società Club Esse by Atos Gestioni srl mi ha già conferito il mandato di adire le vie legali al fine di tutelare in sede civile e penale tutti i diritti della mia Assistita. Valga altresì le presente quale formale diffida e atto di messa in mora.

Distinti saluti.
Avv. Paolo Muzzioli

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