Nessuna traccia di Graziano Mesina. Orgosolo incredula, tornano le ‘ombre’

“Se vorrà tornare sui suoi passi e costituirsi, siamo disponibili a dargli una mano quando vorrà”. Maria Luisa Vernier, una delle due avvocate di Graziano Mesina, in fuga dopo la condanna definitiva a 30 anni di reclusione per traffico di droga, parla con l’Ansa e forse, in cuor suo, spera che il messaggio arrivi a quell’uomo tornato inafferrabile. “Noi siamo per le cose fatte secondo la legge e siamo le prime ad essere stupite della sua scelta di non andare in carcere”, spiega interpretando il pensiero anche della collega Beatrice Goddi, con la quale ha difeso Grazineddu in tutte le fasi del processo.

Orgosolo, intanto, si è svegliata in un clima surreale: il paese è presidiato dalle forze dell’ordine che stanno dando la caccia all’ex primula rossa del Supramonte. In Corso Repubblica inizia a vedersi qualche turista, ma soprattutto si vedono troupe televisive e giornalisti alla ricerca di qualche dichiarazione o commento dei compaesani di Mesina. Un tuffo in quel passato legato al banditismo e alle gesta di un uomo, ora vicino agli 80 anni, che Orgosolo sembrava essersi lasciata alle spalle per sempre.

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“Siamo sbalorditi da questa notizia – confessa all’Ansa Nicola Rubanu, noto Marzotto, suo il negozio di artigianato in Corso Repubblica -. Graziano passava qui tutte le mattine e spesso scambiavamo qualche chiacchiera. Martedì scorso mi ha ricordato l’appuntamento con la sentenza in Cassazione e lo ho visto preoccupato. Infatti mi ha detto: ‘ho altri due giorni liberi davanti a me, poi non so cosa succederà”. Il commerciante è uno dei pochi in paese a parlare, quasi nessuno vuole dire la sua sul nuovo colpo di scena di Mesina. Due anziane donne prendono velocemente la via di casa: vogliono scansare i giornalisti ma alla fine una di loro accetta di rispondere a qualche domanda. “Graziano lo vedevamo tutti i giorni, passava davanti a casa mentre andava in caserma per la firma e a volte insieme ad altri anziani andava a pregare qui, sopra alla Madonnina – racconta Pasqua Garippa -. Era sempre gentile e ormai appesantito dall’età. Non so cosa sia passato nella sua testa dopo la sentenza, certo non ci aspettavamo che a questa età sarebbe tornato alla macchia”. I posti di blocco sono visibili nelle strade che portano fuori dal paese e in tutto l’agro. Questo pomeriggio nuove perquisizioni dei carabinieri in diversi ovili, ma di Mesina ancora nessuna traccia. (Ansa)

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