La segreteria della Slc Cgil Sardegna esprime “estrema preoccupazione” per la presenza del direttore artistico del Teatro lirico di Cagliari, Luigi Puddu, alle Nuove Terme di Sardara al contestatissimo pranzo del 7 aprile, in piena zona arancione, alla presenza di circa quaranta persone tra politici e dirigenti della Regione e di altri enti strumentali. Le notizie su quanto accaduto, con riflessi sui media locali e nazionali, “espongono a un danno di immagine la fondazione del teatro lirico e i tanti lavoratori che, con grandissima responsabilità, nonostante la difficile fase di emergenza sanitaria, continuano a svolgere il loro lavoro con massima diligenza e impegno”.
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Secondo la categoria “siamo davanti a un tema etico e morale che richiede una presa di distanza netta da parte degli organi di dirigenza del Teatro”. E ancora, la Slc sottolinea il ruolo delle Istituzioni comunali e regionali nelle scelte strategiche del Teatro e sollecita tutti i soggetti che hanno responsabilità “ad agire per ripristinare il clima di fiducia, credibilità e serenità indispensabile a svolgere le attività nel miglior modo possibile, anche in vista della riapertura, speriamo imminente, al pubblico”.
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“La magistratura farà le verifiche che riterrà necessarie e il sindacato non intende emettere sentenze di alcun tipo – si legge in una nota – ma ritene che, nell’interesse dei lavoratori e della Fondazione, la vicenda non possa cadere nel dimenticatoio, anche e soprattutto alla luce del confronto avviato sulla pianta organica, che impone chiarezza su ruoli e comportamenti: quella discussione richiede massima serietà e in nessun modo deve essere pregiudicata o condizionata, perché determinerà il futuro della Fondazione, in termini di prospettive, crescita e valorizzazione di tutte le risorse umane”.
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