Pranzo di Sardara, il manager del Lirico: “Io lì per lavoro”. Ma l’Ente lo smentisce

Il direttore artistico del Teatro lirico di Cagliari smentito dal sovrintendente. È questa l’ultima sorpresa che, come un pozzo senza fondo, arriva sul pranzo di Sardara. Il casus belli nell’ente di via Sant’Alenixedda è scoppiato dopo la dichiarazione alla stampa fatta da Luigi Puddu e a cui ha replicato Nicola Colabianchi.

Puddu – chitarrista, nominato direttore artistico a febbraio – ha detto a L’Unione Sarda che “sì”, il 7 aprile a Sardara c’era anche lui, ma solo “per fare un sopralluogo con il gestore in vista di un possibile concerto”. Puddu ha sottolineato di non aver preso parte al pranzo. Insomma, di non aver mangiato nemmeno “un pezzo di pane”, come invece ha ammesso di aver fatto il comandante del Corpo forestale, Antonio Casula, al momento quello che tra i commensali ha consumato meno, stando alle indiscrezioni.

Oggi, però, il sovrintendente ha voluto vederci chiaro. E al direttore artistico ha chiesto conto di quella dichiarazione fatta al giornale di Cagliari. Perché Colabianchi non ha dato a Puddu alcun incarico per fare sopralluoghi alle terme. Quindi, delle due l’una: o il direttore artistico ha parlato di un concerto privato, da organizzare a titolo personale, oppure ha tirato in ballo l’Ente di via Sant’Alenixedda commettendo una leggerezza.

Siccome il legale rappresentante del Lirico è Colabianchi e non Puddu, il sovrintendente ha preferito prendere carta e penna e ha chiesto lumi al ‘suo’ direttore artistico. All’Ente di Cagliari sul pranzo di Sardara ci sarà con certezza un’altra puntata. Tutti la attendono per capire, in quest’orda di versioni che cambiano di giorno in giorno, chi ha realmente ragione. In questo caso è facile: se Puddu era a Sardara per lavoro, Colabianchi doveva per forza saperlo, visto che del Lirico è il capo.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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