A due settimane dai nubifragi nel Sud Sardegna, comincia un’altra conta dei danni nell’Isola dopo le piogge e le grandinate di ieri precedute dal forte vento di libeccio che ha soffiato con raffiche sino a 160 chilometri orari. In emergenza la gran parte dei Comuni che, stavolta, hanno dovuto fronteggiare cadute di alberi e crolli. Intanto Coldiretti lancia un appello perché la politica affronti “il problema del cambiamento climatico”.
Fortunatamente è bilancio senza morti, quello di queste ore, a differenza di metà ottobre, quando una donna di Assemini, Tamara Maccario, ha perso la vita mentre fuggiva dalla propria casa vicino al fiume. Stavolta si è contato un solo ferito, a Cagliari, colpito dal ramo di un albero caduto. In salvo anche il 48enne di Carbonia, Alessio Anedda, che ieri è andato a cercare funghi sui monti di San Pantaleo, tra Santadi e Capoterra, e si è perso nel tentativo di mettersi al riparo dalle piogge. Lieto fine anche per una famiglia tedesca andata in spiaggia con un Land Rover in Ogliastra: ma adesso che il pericolo è scampato la polizia municipale ha lanciato un appello ai ciitadin per segnalare la loro presenza. “Dobbiamo multarli”, fanno sapere dal comando dei vigili urbani.
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Oggi dovrebbe tornare alla normalità anche il traffico passeggeri su navi e treni, sospeso in parte ieri per il maltempo (leggi qui). È stato chiuso anche il porto industriale di Cagliari e gli attracchi nei moli di Syndial e Saras. A Carloforte un traghetto ha urtato la banchina (leggi qui). La zona più colpita dalla tempesta di ieri è stata quella del Nord ovest: oggi ad Alghero le scuole sono chiuse. Danni anche vicino a Macomer (leggi qui) e a Castelsardo, dove un masso si è staccato da un costone.
Intanto i vertici di Coldiretti, col direttore Luca Saba e il presidente Battista Cualbu chiedono “un forum per affrontare i cambiamenti climatici e modelli di coltivazioni compatibili con queste nuove condizioni”.
[Foto di Isabella Pirastu]