Eccoli i competitors di Mauro Meli alla guida dell’Ente lirico di Cagliari. L’indiscrezione arriva da Roma, adesso che mancano tre settimane alla nomina dei nuovi sovrintendenti nei teatri d’Italia. Per il polo di via Sant’Alenixedda si fanno sei nomi, di cui due sardi.
Il mandato di Meli, come noto, è scaduto l’8 novembre scorso, sebbene il sovrintendente uscente sia ancora in carica per l’ordinaria amministrazione. Meli, nominato dal centrodestra il 27 gennaio 2014, gode di ottimi sponsor anche nel Pd, sia nella maggioranza interna sia nella minoranza. Ma la sua eventuale riconferma deve seguire una procedura stabilita dalla legge Bray, cioè la 367 che ha ridisegnato gli organi delle Fondazioni liriche e stabilito una regola sui sovrintendenti: l’ultima parola spetta al ministero dei Beni culturali (Mibact) partendo da una terna che indica il Consiglio di indirizzo, ovvero l’ex Cda.
A contendere l’incarico a Meli c’è intanto Carmelo Di Gennaro, milanese classe ’64, direttore dell’Istituto di cultura italiana a Madrid. ma anche giornalista, produttore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Nella capitale iberica è stato vicedirettore artistico del Teatro Real di Plaza Isabel II.
Poi ecco Angelo Licalsi, musicista, siciliano di Caltanisetta, città dove è direttore dell’Istituto superiore di studi musicali, appena riconfermato per il triennio 2014-2017. A luglio, Licalsi è stato nominato nella commissione consultiva Musica del Mibact, lo ha scelto il ministro Dario Franceschini.
Altro nome quello di Barbara Minghetti, presidente di Aslico, l’Associazione lirica concertistica italiana. Ma la Minghetti, comasca del ’64, guida il Consiglio di amministrazione anche al Teatro sociale del capoluogo lombardo. Laureata in Filosofia alla Statale di Milano, la sfidante di Meli ha cominciato la sua carriera facendo la redattrice l’ufficio stampa per Ubulibri.
A Cagliari potrebbe arrivare pure Aldo Sisillo, direttore artistico del teatro comunale di Modena intitolato a Luciano Pavarotti. Napoletano del ’53, Sisillo ha ricoperto lo stesso incarico al Comunale di Bologna. È docente di Flauto traverso al Conservatorio di Parma.
Si arriva così ai sardi. A insidiare la riconferma di Meli ci sono pure l’algherese Domenico Balzani e il cagliaritano Gianluca Floris. Balzani, baritono, tre lauree in tasca, alterna l’opera alle docenze: insegna Project Management dello Spettacolo, Organizzazione e legislazione dello spettacolo nonché Canto lirico e canto Corale.
Floris, classe ’64, è l’attuale presidente del Conservatorio di Cagliari, una nomina decisa dal ministro Stefania Giannini e che l’ha messo in corsa per il Lirico. Floris, da tenore solista ha cantato in tutti i 14 teatri delle Fondazioni lirico sinfoniche italiane, mentre all’estero ha lavorato in Giappone, Francia, Spagna e Germania.
Sullo sfondo c’è lo scontro aperto tra il sindaco Massimo Zedda, presidente della Fondazione, e lo stesso sovrintendente uscente. A dividere i due, tra accuse infuocate, la gestione del teatro. Ma i soldi per gli stipendi sono stati trovati.
Al. Car.
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